Corteo No-Tav: bloccata la tangenziale e l’autostrada Roma-L’Aquila. Insulti a Monti. Momenti di tensione con i giornalisti

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    Il corteo No Tav organizzato a Roma ha mosso i primi passi dal quartiere San Lorenzo della capitale. Si sono registrati alcuni momenti di tensione tra i manifestanti e i giornalisti. Chiara Romana, cronista di La7 per il programma ‘In onda’ di Luca Telese, è stata al centro di un episodio ostile. È lei stessa a denunciare il fatto: «mi hanno tirato acqua in testa -spiega Chiara Romano- solo per aver osato fare il mio mestiere, e cioè rivolgere una domanda agli organizzatori». Qualche spintone poi la cosa si è ricomposta. Una piccola parentesi dalla quale comunque prende le distanze il gruppo di organizzatori della manifestazione, tra i quali Mario, militante No Tav romano, che prende parte ai cortei da 40 anni: «gli atteggiamenti contro la stampa sono sempre sbagliati -stigmatizza il militante No Tav- Detto questo, certa stampa rappresenta soltanto il megafono del potere».

    Alla manifestazione è arrivato anche Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc, che fa appello al governo: «discutiamo con chi non è d’accordo per sospendere i lavori. Non dimentichiamo che più di 10 miliardi di euro andrebbero sprecati con questo progetto dell’Alta velocità». In testa al corteo il furgoncino dell’amico blu’ sta guadagnando le strade della periferia romana. ‘Giù le mani dalla Val Susa’, si legge su uno striscione in testa al corteo. Presenti alla manifestazione i collettivi della Sapienza, i movimenti della galassia antagonista romana tra cui i ‘blocchi precari metropolitanì e i movimenti di ‘lotta per diritto all’abitare’. Tutti in sostegno degli attivisti che lottano contro l’Alta velocità in Val Susa.

    E dal corteo No Tav organizzato nella capitale arrivano anche gli insulti dei militanti rivolti al presidente del Consiglio Mario Monti. Durante il percorso, all’altezza di porta Maggiore, davanti allo scalo San Lorenzo i militanti No Tav hanno inscenato una protesta simbolica al passaggio del treno. Fischi e urla, pensando all’Alta velocità in Val Susa e all’improvviso hanno srotolato un mega striscione con scritto: «fermeremo questo treno, la Tav non passerà». Particolarmente attivi gli attacchini militanti No Tav che hanno tappezzato letteralmente i muri della capitale con messaggi del tipo ‘meno tav più treni notte’; ‘meno tav più ospedali’. Tanti gli slogan che continuano a scandire il corteo che si sta muovendo pacificamente per le vie della periferia romana: ‘questo è il popolo che dice basta alle lobbies’; ‘in Val di Susa è in atto una occupazione militare’; ‘è solo l’inizio di una manifestazione permanente’. La massiccia presenza di cameramen e fotografi in vari momenti ha registrato vari episodi di tensione. Un corteo, che, come scandiscono gli organizzatori dal camioncino che apre il corteo, è dedicato a Luca Abbà, il militante No Tav gravemente ferito dopo essere caduto da un palo dell’alta tensione mentre protestava contro l’Alta velocità in Val Susa.

    I militanti No Tav, ormai arrivati alla meta, fanno una vera e propria inversione bloccando la tangenziale Est della capitale. «Stiamo bloccando la città di Roma per farci sentire», annunciano gli organizzatori del corteo No Tav. Pochi minuti prima del blocco, i militanti No Tav avevano lamentato come «la questura ci teme. Hanno sorvegliato il nostro corteo pacifico mettendoci un elicottero in testa e uno in coda. Il che dimostra che siamo in uno Stato di polizia». Il corteo No Tav, poco prima di bloccare la tangenziale, ha messo in scena una occupazione pacifica di una palazzina in largo Preneste. Il messaggio era rivolto al capo dello Stato Giorgio Napolitano per ricordare ‘i 150 anni di unità divisa da Trenitalia’. Bombe carta sono state lanciate giù dal viadotto sulla Prenestina e sono finite in un deposito dell’Atac.

    Si è sciolto a piazzale Tiburtino. Dopo aver bloccato la tangenziale e poi l’ingresso dell’autostrada Roma-L’Aquila i manifestanti sono tornati al punto di partenza del corteo per poi sciogliersi. Numerose le scritte fatte con le bombolette spray sui muri al passaggio del corteo e i cori di incoraggiamento a Luca, il leader dei No-Tav vittima di un incidente in Val di Susa durante una manifestazione. Fra le scritte quella più ricorrente è stata «A.c.a.p. (all cops are pecorel)».

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