CRISI | FRANCIA COME ITALIA, MA L’UE LA PERDONA

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    Per Francesco Forte, che ne spiega i motivi sul Giornale, la Francia soffre degli stessi mali dell’Italia, compresa la declassazione da parte di Standard&Poors, ma l’Unione europea la perdona. La spesa pubblica francese – riferisce Forte – è arrivata al 55-56% del Pil (4 punti sopra l`Italia) e il Ministro delle finanze francese Moscovici ha cercato di contenere il deficit con aumenti di imposte. Queste oramai superano il 50% del Pil ed è in atto una rivolta fiscale.

    La Commissione europea, però, secondo Forte tratta la Francia con particolare benevolenza. Il Commissario Olli Rhen sostiene che essa è diversa dall`Italia perché ha un più basso debito pubblico e quindi merita lo sconto, riguardante il deficit di bilancio: ha diritto a tenerlo sopra il 3% per altri due anni, mentre noi non possiamo arrivare neanche al 3,1 se vogliamo tornare entro la procedura di inflazione, come sorvegliati speciali.

    Per Forte si tratta di due pesi e due misure. E ciò non è giusto. Abbiamo lo stesso malanno: una politica redistributiva, anziché produttiva, che dà luogo a una falsa socialità, con una filosofia economica completamente errata, che la sinistra continua a sostenere imperterrita.

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