Genzano, Polverini contestata perde la calma e risponde: “Nun me faccio mette paura da una zecca come te”

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    «Questa purtroppo è la democrazia e ve ne dovete fare una cazzo di ragione. Lasciateci parlare. La democrazia è un comportamento, è un modo di agire». Lo ha detto il presidente della Regione Renata Polverini a Genzano rivolta ad alcuni contestatori che, appena lei ha iniziato a parlare, hanno cominciato a dire: «Vergogna, vergogna». «Quando scendo discutiamo, vattene te», ha detto a un manifestante. «Con me caschi male, le manifestazioni le ho fatte quando avevi i calzoni corti. Nun me faccio mette paura da una zecca come te. È la giunta Polverini e non ho paura nemmeno del diavolo», ha aggiunto. «Riprendi che? Sai che ci devi fare con quello? Quando scendi te lo dico», ha aggiunto la Polverini. Mentre i manifestanti urlavano «Vergogna», la Polverini incitava la piazza a urlare «Vittorio, Vittorio», riferendosi a Vittorio Barbaliscia, il candidato a sindaco sostenuto dalla Polverini. I manifestanti hanno estratto uno striscione con la scritta «No inceneritore Albano» e, cantano «Bella ciao». «Hai voglia di strillare, in sei anni non è stato fatto nulla per il gassificatore. Abbiamo messo in campo il nuovo piano rifiuti e un nuovo piano casa. Ciò perchè con la mafia non voglio avere nulla a che fare», ha poi detto la Polverini ai manifestanti.

    «La democrazia dice che noi possiamo parlare e loro possono replicare. Invece hanno interrotto continuamente, urlando e dicendo cattive parole: ho il dovere di reagire». Lo ha detto il presidente della Regione Renata Polverini a margine della manifestazione elettorale di Genzano commentando quanto avvenuto poco prima con le contestazioni in piazza Tommaso Frasconi. Polverini ha lasciato la piazza scortata dalla polizia.

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