I 130 cantieri di Roma ad agosto

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    Sono centotrenta i cantieri aperti nelle strade della Capitale in questa estate 2011. Con scuole chiuse e traffico ridotto i disagi alla mobilità dovrebbero infatti essere limitati. Del resto il sindaco Gianni Alemanno lo aveva annunciato: «Sarà un agosto un pò difficile ma è il prezzo da pagare per rimettere a posto la città». Perchè Roma, per rimanere eterna, ogni tanto ha bisogno di una sistematina. E così la lista dei cantieri attivi è lunga. A partire dal Piano straordinario di manutenzione stradale varato dal Campidoglio che, entro il prossimo Natale, riqualificherà il patrimonio viario dei 19 municipi mettendo in sicurezza dalle buche oltre 100 km di strade. Al via, quindi, il rifacimento della pavimentazione in sanpietrini «high tech» e marciapiedi in basalto «più agevoli per i tacchi a spillo delle donne», come ha spiegato Alemanno. Tra i cantieri più importanti quello di via del Teatro Marcello-via Petroselli-piazza Bocca della Verità dove gli interventi, iniziati il 21 luglio termineranno il 30 novembre, quello in via del Corso che interessa tutta la zona del Tridente dal 1 agosto a fine ottobre e quello in corso Rinascimento, tra il Senato e piazza Navona, attivo dall’8 luglio fino al 12 settembre. Tolti i sanpietrini e inserito asfalto anche nella cosiddetta curva Smart di via Celio Vibenna-via di San Gregorio e in via Ripetta. Ma il restyling non interessa solo il centro storico. Nel V municipio è ancora in corso l’intervento di rifacimento della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso in via Palmiro Togliatti mentre è prorogato fino al 15 agosto, per poi riprendere dal 29 agosto all’11 settembre, il cantiere di via Tiburtina-via di Tor Cervara.

    Molti altri i lavori in fase di avvio, a partire dalle centrali via del Tritone e via della Conciliazione ancolo via Traspontina, per arrivare a viale Somalia, via Nomentana, viale Jonio e Prati Fiscali, via Ardeatina, via Aurelia, via Boccea, via Casal del Marmo, via Cristoforo Colombo, via del Tintoretto e via del Foro Italico. Estetica e decoro, invece, le linee guida del cantiere aperto il 1 agosto in piazza San Silvestro dove sono in corso i lavori di pedonalizzazione di quell’area che il sindaco vuole ripristinare a «salotto di Roma in cui si scambia la Roma politica con la Roma commerciale». La promessa di una piazza mediterranea, ricca di verde al posto dei capolinea di 15 linee bus e di presidi a garanzia della viabilità non soddisfa però i residenti. «Siamo considerati cittadini di serie B – dichiarano – Mentre i politici possono sfrecciare su via del Corso noi siamo costretti ad un giro lunghissimo per arrivare al Lungotevere. Inoltre, al nuovo semaforo tra via del Corso e piazza del Parlamento non funziona la fase alternata e si è più volte rischiato l’incidente».

    Anche la metropolitana subisce battute d’arresto. Mentre dovrebbero concludersi a febbraio 2012 i lavori per il primo tratto della linea C ed è già stata progettata una linea D, sono, ancora aperti i cantieri della B1, quella che i romani aspettano dal 2005. Se non creano particolari disagi i lavori in corso per la fermata Conca d’Oro nè quelli per la stazione Annibaliano, che causano solo restringimenti di carreggiata, è la stazione Libia con i cantieri di piazza Palombara Sabina e viale Libia a preoccupare. Dal 1 al 31 agosto sarà, infatti, chiusa al traffico la carreggiata di viale Libia in direzione centro, nel tratto compreso tra piazza Gondar e piazza Gimma, per avviare gli interventi di sistemazione superficiale e finale della metro. I bus della zona saranno deviati. Ma sono tanti altri i cantieri che immobilizzano Roma creando disagi al di là di una semplice stagione estiva e la nuova stazione Tiburtina è uno di questi. Lo snodo ferroviario di Roma che, con un transito di almeno 600 treni al giorno contende il primato delle tre grandi stazioni italiane, Termini, Bologna Centrale e Milano Centrale, dovrebbe essere inaugurata ad ottobre prossimo, senza troppi rallentamenti nonostante l’incidente di due settimane fa.

    I lavori sono stati completati, fanno sapere da Ferrovie dello Stato, all’85%. Progettata nel 2001, la ferrovia è destinata a diventare un nodo di scambio intermodale di livello internazionale, nazionale, regionale e metropolitano assorbendo anche parte rilevante dell’alta velocità. Dovrebbe essere in dirittura d’arrivo il ‘ponte della scienzà, il cavalcaferrovia dell’Ostiense che collegherà via Cristoforo Colombo alla zona di viale Marconi. L’attesa è stata lunga: i primi studi di fattibilità del grande arco in acciaio bianco risalgono al 1999 ma il progetto è partito in ritardo e ha subito molteplici stop. Mesi per espropriare un terreno, anni per gli scavi archeologici per il ritrovamento in quell’area di un antico elemento marmoreo che segnava la presenza del fiume sacro Almone. Un cantiere aperto da oltre 12 anni che però dovrebbe essere ultimato a settembre e inaugurato alla fine dell’anno. Con il rischio, speriamo sventato, che i due semafori al momento presenti non saranno in grado di gestire il fiume di macchine che sorvolerà la ferrovia.

    Sembra una ‘maledizionè quella dei cantieri infiniti di Roma abbatutasi anche sulla ‘Nuvolà di Fuxas. L’auditorium in goretex del nuovo Centro Congressi Italia dell’Eur che, sospeso in una teca di vetro e acciaio, dovrebbe adeguare Roma alla domanda convegnistica nazionale ed internazionale. Vinto il concorso nel 1998, la prima pietra fu posata l’11 dicembre del 2007, ma ad oggi il cantiere è ancora aperto. Lavori in ritardo, interramento di via Cristoforo Colombo ancora in fase di progettazione, aree per i parcheggi ancora da individuare. E nell’auspicio del sindaco Alemanno il progetto potrebbe vedere la luce soltanto nel 2013. Anche ‘La città dei giovanì, che dal 2008 avrebbe dovuto trasformare gli ex Mercati Generali in un’area del divertimento, dello sport, dell’enogastronomia, della cultura, è ancora un sogno per i romani e lo resterà fino all’inizio del 2014. Stessa sorte per la città dello sport di Tor Vergata in cui una vela di acciaio bianco si staglia nel cielo a ricordare le difficoltà nei lavori di quelle piscine mai costruite per i mondiali di nuoto del 2009. Ma Roma ci riprova con il basket inseguendo il sogno olimpico del 2020. Forse per quella data il centro sarà pronto.

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