La lunga giornata dei ‘Draghi’: “Nè Tremonti, nè Monti”. Un denunciato durante i controlli della polizia. Foto

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    (Foto di Donatella Di Serio) «Nè Tremonti, nè Monti». Con questo slogan decine di studenti dei ‘Draghi Ribelli’ hanno manifestando a Roma, in un sit-in davanti al ministero dell’ Economia, in via XX settembre. Il traffico è stato deviato e sul posto ci sono cordoni delle forze dell’ordine che presidiano la zona. Tanti gli slogan e i cartelli, tra i quali spunta il drago di carta e di stoffa, simbolo della contestazione.

    Conclusa l’assemblea i draghi ribelli si sono messi in marcia. Camminano velocemente verso Porta Pia seguendo il dragone, un lungo drappo rosso simbolo della protesta. «Con questo corteo abbiamo deciso di violare l’ordinanza del sindaco Alemanno che vieta i cortei nel centro storico di Roma» le parole dei manifestanti. Su via Flavia hanno ‘sfidando i militari’ in assetto anti sommossa che gli hanno impedito il passaggio.

    Verso le 21 hanno lasciato la strada incamminandosi verso l’università sui marciapiedi. «La nostra determinazione ci ha premiato», hanno detto gli studenti, che per circa due ore e mezzo hanno occupato via Flavia dopo un corteo spontaneo.

    Oltre una settantina di studenti che hanno partecipato al corteo non autorizzato, si sono rifiutati di farsi identificare dagli agenti sedendosi in terra. Precedentemente diversi manifestanti erano stati identificati uno ad uno dalla polizia lasciando così via Flavia, che è presidiata dalle forze dell’ordine. Gli studenti hanno urlato slogan come «liberi tutti» e «vergogna».

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    Tre giovani sono stati bloccati e identificati dagli agenti della Questura di Roma, nelle ore precedenti alla manifestazione non autorizzata che si è svolta nel pomeriggio, nell’ambito di un controllo preventivo nei pressi di via XX Settembre. Uno dei tre è stato denunciato per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere, mentre invece è in corso l’identificazione dei promotori della manifestazione a carico dei quali si procederà per il reato di manifestazione non preavvisata. Gli agenti li hanno notati mentre, con zaini voluminosi al seguito, si trovavano proprio nei pressi della sede istituzionale del ministero dell’economia e delle Finanze. I tre, tra cui 2 ragazzi ed una ragazza, sono stati fermati per un controllo. Nello zaino di uno dei di loro, un 22enne di Cuneo, gli agenti hanno trovato un coltello della lunghezza di 19 cm, un passamontagna nero, un casco da motociclista, una ginocchiera, un corpetto militare, un paio di guanti e un paio di occhiali da sci. Nella tasche dei pantaloni il ragazzo nascondeva anche due limoni, oltre ad un liquido sempre a base di succo di limone, verosimilmente da utilizzare in caso di lacrimogeni. Un altro ragazzo, un minorenne originario di Torino ma residente a Roma, è stato trovato in possesso di uno striscione nero con la scritta «Ci vogliono servi ci avranno ribelli» e di una bomboletta spray contenente vernice bianca. Trovata in possesso di 5 limoni anche la ragazza, una 20enne di Reggio Emilia, che nella sua borsa nascondeva anche una «kefia» di colore nero. Tutti e quattro sono stati accompagnati negli uffici del Commissariato per gli accertamenti. Per il 22enne cuneense è scattata la denuncia per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere. Il minore è stato invece riaffidato ai genitori. Tutto il materiale è stato sequestrato. «L’attività di prevenzione – sottolinea in una nota la Questura di Roma – è proseguita nelle ore successive, anche in relazione alla ferma posizione degli organizzatori della iniziativa a non presentare il preavviso, nonostante anche in questo caso la Questura avesse rivolto ripetuti inviti al rispetto delle norme». È in corso l’attività per l’identificazione dei promotori a carico dei quali si procederà per il reato di manifestazione non preavvisata.

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