La lunga giornata del corteo degli studenti: petardi, fumogeni, vernice e traffico in tilt. “Ora non ci fermate più” Decine di manifestanti identificati. Foto foto

Più informazioni su

    foto luca silvestri (macro-lab)

    Almeno duemila studenti delle scuole superiori hanno manifestato nelle strade di Roma per rivendicare i diritti della scuola pubblica contro la crisi. Gli studenti hanno lanciato petardi, fumogeni e inscenato blocchi stradali: prima di arrivare a Piazzale dei Partigiani, punto di partenza del corteo principale, hanno dato vita a minicortei bloccando il traffico cittadino. La manifestazione, inizialmente diretta verso il ministero della Pubblica istruzione a viale Trastevere, ha deviato sul Lungotevere di Ripa Grande. I manifestanti, alcuni a volto coperto, hanno acceso fumogeni ed esploso petardi intonando slogan come «tutti insieme facciamo paura»

    Momenti di tensione al corteo dopo aver deviato il percorso sul Lungotevere Ripa, i manifestanti sono giunti davanti a un cordone delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa protetto da alcuni blindati. Gli studenti hanno le mani alzate e urlano ‘Corteo!’.

    Palloncini pieni di vernice sono stato lanciati contro un cordone delle forze dell’ordine che sbarra il passo agli studenti che volevano raggiungere il ministero della Pubblica Istruzione. La vernice, bianca e rossa, ha imbrattato alcune macchine parcheggiate e alcuni blindati. Molti studenti hanno scudi di gommapiuma e sono travisati con passamontagna, bandane e caschi.

    Un fumogeno è stato tirato dentro una sede della banca Unicredit a Roma. Contro l’entrata dell’istituto di credito è stata lanciata anche vernice bianca. A compiere il gesto un gruppo di manifestanti diretti la Stazione Trastevere. Molti manifesti sono stati affissi dagli studenti nei quali si da appuntamento al corteo del 15 ottobre.

    Gli studenti hanno occupato i binari del tram in viale Trastevere bloccando alcuni mezzi pubblici, in particolare quelli della linea 8. Dopo aver sfilato e ‘ignorato’ la sede del ministero, gli studenti hanno proseguito e si sono diretti verso la stazione di Trastevere.

    Un’auto blu è stata assaltata con calci e sputi. L’auto è stata bloccata per alcuni minuti dai manifestanti poi è riuscita ad uscire dal corteo. L’episodio si è verificati nei pressi della stazione metro Piramide, al quartiere Ostiense.

    Gli studenti hanno poi bloccato la Stazione Ostiense, uno snodo ferroviario cittadino che ospita la fermata della metro e vi transita la ferrovia Roma-Lido e le ferrovie regionali. Nel blitz sono stati tirati fumogeni e distrutti cartelloni pubblicitarie. Gli studenti hanno occupato alcuni binari.

    Sono decine i manifestanti del corteo di Roma identificati dalla polizia dopo l’occupazione della Stazione Ostiense. Dopo avere occupato per circa 15 minuti i binari gli studenti sono usciti dalla Stazione presidiata dalle forze dell’ordine. Il corteo è poi terminato.

    «All’iniziativa preavvisata se ne sono aggiunte ulteriori di minore portata – si legge in un comunicato della questura – che hanno richiesto una riorganizzazione dei servizi, anche alla luce dei ripetuti cambiamenti di direzione del corteo rispetto a quanto preventivato in sede di preavviso dai promotori». «In diverse occasioni e, in particolare, in diversi punti del Lungotevere, i manifestanti hanno provato ad aggirare e superare gli sbarramenti delle Forze dell’ordine, con l’intento di raggiungere il centro e le sedi istituzionali – prosegue la nota -. Le forze dell’ordine, che sono state anche destinatarie di lancio di oggetti e fumogeni, hanno mantenuto le posizioni, gestendo i momenti di tensione con estremo equilibrio». «Al passaggio del corteo nei pressi di un’agenzia della banca Unicredit, un gruppo di manifestanti ha lanciato vernice e un fumogeno verso la sede dell’istituto di credito – si legge ancora nel comunicato della questura -. Successivamente, dopo aver tentato di occupare la stazione Trastevere, nel cui intento sono stati impediti dalla posizione ferma dei contingenti, i manifestanti si sono diretti verso la stazione Ostiense. Lì, una volta all’interno, hanno intralciato per circa 20 minuti la circolazione, occupando alcuni binari. L’intervento dei reparti delle Forze dell’ordine, ha consentito di liberare i binari, facendo così riprendere le linee di trasporto ferroviario»

    «Siamo scesi in piazza non per ritualità, ma perchè‚ la situazione nelle nostre scuole e nel nostro Paese è per noi insostenibile»: lo afferma la Rete degli studenti, secondo cui oggi sono più di 150.000 i ragazzi provenienti da tutta Italia si sono uniti in 90 cortei «per rivendicare sapere e futuro». «Strutture fatiscenti, classi pollaio, plessi accorpati, pochi insegnanti, didattica antiquata, aumento dei costi a carico di studenti e famiglie – affermano in una nota – è questa la situazione che ci troviamo a vivere ogni giorno nelle nostre scuole; in un Paese in cui la disoccupazione giovanile continua a crescere e nessuno se ne occupa». Secondo gli studenti della Rete «c’è bisogno di un cambiamento radicale, oggi l’abbiamo gridato dalle nostre piazze e non smetteremo di farlo, perchè, come abbiamo detto stamattina portando le sveglie a palazzo Chigi, il tempo di questo governo è finito, c’è un’intera generazione che non vuole più aspettare». «Abbiamo invaso le piazze d’Italia anche con tante proposte per cambiare – aggiungono – la scuola che vogliamo prenderà vita in questi mesi nei luoghi della conoscenza con assemblee, dibattiti e approfondimenti per mettere a sistema le tante proposte e buone pratiche che già esistono in giro per l’Italia». «Anche domani saremo in piazza a Roma, a fianco dei lavoratori pubblici della Cgil, per unirci a tutti gli altri pezzi di questo Paese che non ne possono più di questo governo e che vogliono ripartire da scuola, università, ricerca, welfare e servizi pubblici per uscire dalla crisi e rimettere in piedi il Paese» concludono. (Foto Luca Silvestri/ Macro-Lab)

    Più informazioni su