Lazio colabrodo salvata da Milinkovic e Alberto

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    Lazio colabrodo salvata da Milinkovic e Alberto –

    La Lazio è proprio forte, se è riuscita a portare a casa un pareggio nonostante la difesa colabrodo che ha regalato all’Atalanta tre gol, uno di Caldara e due di Ilicic. E per fortuna che stavolta il Var ha evitato ai biancazzurri di tornarsene a casa con quattro palloni nella rete.

    Merito della rimonta laziale, dopo il clamoroso 2-0, va dato a Milinkovic Savic, autore di una doppietta, e a Luis Alberto. Vediamo che cosa è successo.

    milinkovic-savic

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    Al 19’ Caldara porta in vantaggio l’Atalanta. Sugli sviluppi d’un angolo, Petagna riceve palla largo sulla destra, mette in mezzo il pallone su cui si avventa prima di tutti Caldara, che di testa porta avanti i suoi. Nell’area c’erano più biancazzurri che nerazzurri, ma Caldara l’hanno lasciato colpevolmente solo, libero di beffare Strakosha.

    Tre minuti dopo, raddoppio dell’Atalanta. Gomez riceve palla sulla sinistra, si accentra e con pallone preciso trova in area di rigore Ilicic, che di sinistro in corsa firma il 2-0. Inutile dire che nessuna maglia biancazzurra s’era accorta che Ilicic era solo soletto in posizione privilegiata.

    Cinque minuti dopo, finalmente la reazione della Lazio. Milinkovic-Savic prende palla sulla trequarti, avanza di qualche metro e lascia  partire un sinistro che sbatte sul palo prima di insaccarsi alle spalle di Berisha.

    Al 35’ di nuovo Milinkovic Savic regola i conti con l’Atalanta. Iniziativa sulla sinistra di Luis Alberto, pallone in area per Parolo, che prolunga verso Milinkovic-Savic che con un destro di prima intenzione da fuori area batte Berisha sul suo palo. Gasperini se la prende con Berisha, ma che poteva fare il portiere ex laziale? Quando Milinkovic Savic decide di fare gol, lo fa e basta.

    Nel secondo tempo, dopo appena 4 minuti, il capolavoro al contrario di Bastos, incerto in tutta la partita. Scambio tra Petagna e Gomez, con quest’ultimo lanciato a rete. Bastos, in ritardo, pensa (male) che non può far altro che atterrarlo, prendendosi il giallo da parte di Irrati. Batte Ilicic e non sbaglia, non sbaglia mai.

    Inzaghi non ne può più di Bastos e lo sostituisce con Wallace, il più inadatto a fermare Gomez. Se avesse messo dentro Patric si sarebbe risparmiato nuovi guai.

    Sul 3-2 la Lazio, non contenta, prova a regalare – è Natale – il quarto gol all’Atalanta, su errore di Wallace. Ci pensa Caldara a punire l’incolpevole Strakosha, che non se ne dà pace fino a quando Irrati, avvertito in cuffia dai collaboratori, annulla per fuorigioco.

    Inzaghi fa entrare Lukaku e Felipe Anderson al posto di Lulic e di Lucas Leiva, per dare un po’ più di vivacità all’attacco. Pochi minuti e Luis Alberto raggiunge il pareggio. Felipe Anderson serve sulla trequarti Caicedo, che trova il corridoio giusto per Luis Alberto in area di rigore. Di piatto destro il trequartista spagnolo fa 3-3.

    Un minuto dopo Wallace si becca un giallo per un fallo su Gomez, colpevole di correre più velocemente del brasiliano.

    Ma i gialli non sono finiti, anche se sono in molti a leggere la situazione come meritevole di un bel rosso.  Intervento in ritardo di Hateboer su Radu. Irrati estrae il giallo nei confronti del centrocampista atalantino, scatenando le proteste della panchina ospite che richiedeva il rosso. Rosso che sarebbe stato meritatissimo, non si colpisce col piede a martello in piena corsa. Chissà, forse ha influito il cognome: Hateboer forse significa odioso burino, o forse odio i burini, secondo una libera traduzione.

    Il rosso se lo becca invece Simone Inzaghi, colpevole di aver protestato eccessivamente per quel giallo che meritava una più severa punizione.

    La Lazio ci prova ancora, ci prova pure l’Atalanta, ma la partita finisce con un equo pareggio. Certo, però, che se Inzaghi non riesce a mettere una toppa ai buchi della difesa, per i biancazzurri sarà complicato raggiungere l’Europa.

    Arrigo d’Armiento

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