Lazio, troppa grazia san Ciro, Spal travolta

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    Lazio, troppa grazia san Ciro, Spal travolta –

    Sette gol in una partita, se vi sembran pochi… E il bello che cinque li ha fatti la super Lazio, con una quaterna di Ciro Immobile che, ammettiamolo, adesso sta esagerando. Quattro gol in una partita, ne mancano solo due al record di Piola.

    E contro una Spal per niente remissiva, per niente timida, pronta a vendere l’anima, a ribattere colpo su colpo. Ma che volete, quando la Lazio gira, quest’anno non ce n’è per nessuno.

    CIRO IMMOBILE

    CIRO IMMOBILE

    Tutto perfetto per i biancazzurri? No, come al solito a dare preoccupazioni a Simone Inzaghi è stata la difesa. Nel solito ottimo standard De Vrij e Radu (poi sostituito da Luis Felipe nel finale, per evitare guai dopo l’ammonizione che gli costerà un turno di riposo, meritato dopo tanto impegno), incerto, pericolosamente incerto Wallace, che indovina una partita su due, addirittura catastrofico Basta, responsabile del rigore trasformato da Antenucci, ma prezioso in attacco, con un assist gioiello a Immobile, che san Ciro non ha mancato di infilare in rete con una precisione che spaventa. Spaventa gli avversari e entusiasma compagni e tifosi biancazzurri.

    E che dobbiamo dire di Luis Alberto, andato in gol dopo soli cinque minuti, perforando la difesa decisa ma piena di buchi della Spal? L’ha attraversata come se non ci fosse, con una facilità che solo la grande capacità di leggere il pensiero degli avversari consente.

    Sì, è vero, la difesa ferrarese ha più problemi di quella della Lazio, che di problemi ne ha tanti. Ma saperne approfittare non è da tutti, bisogna chiamarsi Luis Alberto e soprattutto san Ciro Immobile, nuovo capocannoniere del campionato.

    La Lazio ora ha superato, almeno per qualche decina di minuti, la rivale Roma, che gioca alle 18 contro la forte Atalanta, bestia nera di tutte le grandi.

    E sta lì, con una partita da recuperare, con la zona Champions a portata di piedi, i piedi buoni di Immobile, di Luis Alberto, di Milinkovic Savic, anche se oggi non ha brillato come sempre, di Lucas Leiva, la mente del centrocampo, di Parolo, detto Ercolino Semprimpiedi, di Lukaku, De Vrij, Radu. E sulle mani e la prontezza di Strakosha. Certo, la difesa va rinforzata al mercato di gennaio, qualche piede buono in più anche lì servirebbe.

    Bruno Cossàr

     

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