Milan-Lazio 0-0, hanno vinto le difese –

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    Milan-Lazio 0-0, hanno vinto le difese (e anche la paura) –

    È finita come è cominciata, un pareggio che accontenta sia il Milan e sia la Lazio, che hanno rinviato alla fine di febbraio la sfida decisiva della semifinale di Coppa Italia. Ma hanno vinto le difese di entrambe le squadre nel secondo tempo, e ha vinto la paura di perdere nel primo.

    Un primo tempo di studio, un primo tempo prudente anche troppo. E un secondo tempo aggressivo su tutti e due i fronti, ma troppo tardi per vincere lo scontro. Pochissimi tiri verso la porta, passaggi al portiere avversario, nel primo tempo, grandi parate nel secondo, sia di Donnarumma e sia di Strakosha.

    Le due difese non hanno sbagliato un colpo, gli attacchi hanno osato poco e quando lo hanno fatto si sono trovati davanti ostacoli insormontabili.

    SIMONE INZAGHI

    SIMONE INZAGHI

    Nella Lazio ha influito in maniera evidente l’ingresso di Luis Alberto al posto di Felipe Anderson, precisione e fantasia al posto di genio e sregolatezza. Non ha giocato male Anderson, ma quando, ormai stanco, è stato sostituito da Luis Alberto, la Lazio è rinata, ha avuto le occasioni migliori. Nani al posto di Parolo e Nani al posto di Immobile non hanno influito sulla gara.

    Nel Milan, Calhanoglu al posto di Locatelli ha dato alla squadra quello che le mancava, la mente pensante, i passaggi mirati. Peccato per i rossoneri quel tiro alle nuvole su respinta di Strakosha. Cutrone ha poi sostituito uno stanco Bonaventura e ha tentato di spaventare Strakosha, ma non c’è riuscito, avendo rinunciato a usare i gomiti. Al termine della partita, il buon Cutrone ha avvicinato Simone Inzaghi con l’aria di chiedere scusa per quel gol rubato. Andrès Silva per Kalinic, poi, non s’è fatto nemmeno notare in una azione degna di essere annotata.

    Uno zero a zero che non accontenta e non scontenta nessuno. Tutto rinviato al 28 febbraio, allora all’Olimpico non ci sarà tempo per avere paura.

    Arrigo d’Armiento

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