Movimento 5 stelle: l’emergenza rifiuti sta agitando artificiosamente il panorama romano

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    Come avevamo previsto in vista della chiusura sempre rinviata degli impianti di Malagrotta, l’emergenza rifiuti sta agitando artificiosamente il panorama romano. Dopo il Decreto Ronchi, negli ultimi 14 anni, gli inconcludenti cambi ai governi del Comune di Roma e della Regione Lazio non hanno portato alcun cambiamento al modello di gestione del ciclo dei rifiuti. Su tutte, non sono state avviate politiche per la riduzione e per la costruzione di impianti di riciclo e compostaggio, e non è stata incrementata la raccolta differenziata necessaria ad alimentarli. L’unica cosa che è stata fatta è di perpetuare lo sperpero di risorse pubbliche nelle scelte di smaltimento basate su discariche ed inceneritori, responsabili di gravissimi danni ambientali.
    I partiti votati al governo della nostra città hanno assunto comportamenti identici, con il solo risultato di alimentare il profitto privato dell’unico monopolio esistente, attuato grazie anche al costante aumento della tassa sui rifiuti.

    Oggi, così come il centrosinistra aveva fatto a suo tempo, il centrodestra si è semplicemente rifiutato di decidere ed ha scaricato il problema nelle mani di un Commissario. La sua scelta è stata di imporre lo spostamento temporaneo della più grande discarica d’Europa da un quadrante all’altro della città, da Malagrotta a Corcolle e Riano. Nei loro programmi l’obiettivo è di prendere tempo per ricostruirla con la stessa dimensione a Fiumicino.
    In ogni caso a Malagrotta resterà uno degli inceneritori con la sua – come nessuno sa – discarica “di servizio” per le ceneri tossiche prodotte nella combustione, responsabile delle diossine che rimarranno invece libere di inquinare, ed ammalare, per un raggio di 100 km.

    Chi è stato scelto ad amministrare la cosa pubblica è tenuto a fornire le migliori soluzioni, a maggior ragione quando in gioco è la salute dei cittadini e la tutela ambientale. Beni e valori riconosciuti, tutelati e garantiti dalla Carta Costituzionale. Invece ci siamo trovati di fronte ad un dibattito inadeguato dal punto di vista tecnico-scientifico. Lo stesso che ha portato a replicare un modello obsoleto anziché mettere le basi per la realizzazione, anche a Roma, di un cambiamento sostenibile.

    I cittadini del Movimento 5 stelle Roma, così come ribadito nella presentazione del loro piano “Strategia Rifiuti Zero per Roma”, rifiutano questa insensata esasperazione delle emergenze e rilanciano l’adozione di misure concrete, attuabili fin da subito a partire dall’applicazione del protocollo “Zero Rifiuti entro il 2020” sancito dal Prof. Paul Connett, già in vigore in gran parte delle metropoli di tutto il mondo.

    Oltre a partecipare alla manifestazione prevista a Piazza SS. Apostoli per sabato prossimo, 5 novembre, nella stessa giornata saremo disponibili per discutere sul tema con la cittadinanza in occasione dell’info point di Piazzale Flaminio, dalle ore 10.00 alle 20.00.

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