PD | FELTRI: LO VOTANO, MA UNO SU QUATTRO NON VA ALLE PRIMARIE

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    Vittorio Feltri li definisce “democratici senza democrazia” riferendosi, ovviamente al Pd. Ma il suo discorso è diretto un po’ verso tutti i partiti. Non è una novità – scrive Feltri sul Giornale – che i partiti vivano fuori dal mondo, tant`è che la gente non li sopporta e non li vota più. Ogni volta che se ne hanno le prove, c`è da dubitare sulla tenuta della democrazia.

    “L`ultima botta alla credibilità della politica – dice Feltri – viene da un sondaggio ordinato e pubblicato da una fonte non sospetta: L`Espresso, molto attendibile se non altro perché notoriamente di sinistra, ovvero antiberlusconiano doc. I dati maggiormente significativi riguardano il Pd, da mesi ormai al centro di interminabili dibattiti, polemiche e scontri all`arma bianca fra gli stessi iscritti, specialmente dirigenti.

    L`indagine demoscopica rivela che i simpatizzanti democratici se ne infischiano bellamente delle cosiddette primarie e non hanno alcuna intenzione di correre alle urne per scegliere il nuovo segretario. Cifre alla mano, coloro che dichiarano di disinteressarsi della competizione tra i pretendenti al trono rossiccio superano il 75 per cento. In altre parole, solo una persona di sinistra su quattro afferma di partecipare col proprio voto alla gara per issare al vertice del Pd questo o quel big.

    Sappiamo – dice Feltri – che i sondaggi non sono il vangelo, pertanto anche quello di cui stiamo trattando va preso con le pinze, ma non possiamo ignorarlo e neppure sottovalutarlo, perché dimostra la veridicità di quanto abbiamo scritto in apertura delle presenti note: e cioè che i partiti italiani, ridotti come sono, non rappresentano affatto il comune sentire degli italiani.

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