Piazza Navona, manifestazione contro la guerra organizzata da Emergency

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    «La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire». Così recita la grande scritta nera sul telone bianco che fa da scenografia alla manifestazione contro la guerra, in particolare quella in Libia, organizzata da Emergency a piazza Navona. Dal palco si alternano gli interventi, musicali e non, di chi sostiene la pace. Intellettuali, uomini e donne dello spettacolo e testimonianze di tante persone si susseguono sul palco presentate dal presidente di Emergency Cecilia Strada. Alla manifestazione hanno preso parte, alcuni intervenendo dal palco, anche Moni Ovadi, Vauro, Andrea Rivera, Dario Vergassola, il leader Maurizio Landini, Oliviero Diliberto. In piazza molte bandiere: quelle di Emergency, quelle multicolore della pace, della Fiom Cgil, di Sel. «Ci si nasconde dietro la foglia di fico della risoluzione dell’Onu – ha denunciato Ovadia – mentendo sistematicamente». La richiesta della piazza é quella di chiedere al Governo il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione: «L’Italia ripudia la guerra». Per fare questo Emergency ha lanciato dal palco un appello su web che chiunque può sottoscrivere andando sul sito http://www.dueaprile.it. «Quando si bombarda si chiama guerra – ha detto il fondatore di Emergency Gino Strada – poi si possono utilizzare tutti gli aggettivi ma rimane sempre una guerra»

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