Polveri sottili, a Roma ogni anno 1278 morti

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    Riducendo l’inquinamento da polveri ultrasottili nella sola città di Roma si eviterebbero ogni anno 1278 morti. È la stima contenuta nello studio europeo Aphekom, che per l’Italia ha utilizzato i dati della capitale, i cui risultati verranno presentati a Parigi. Il calcolo, condotto da 60 esperti in 12 paesi, ha ipotizzato uno scenario in cui il livello delle Pm2,5 scende a 10 microgrammi per metro cubo, quello cioè suggerito dall’Organizzazione mondiale della sanità ma superato in quasi tutte le capitali europee compresa la nostra, dove la media è circa il doppio. Se si ottenesse questo risultato a Roma, spiega il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio che ha raccolto i dati, oltre alle morti evitate ogni cittadino sopra i 30 anni guadagnerebbe circa un anno di vita, e si risparmierebbero sul lungo termine 2 miliardi di euro di costi sanitari. A livello europeo, invece, il guadagno di anni di vita sarebbe quasi doppio, 22 mesi, e il risparmio di 31,5 miliardi di euro. «A Roma il 23% dei residenti vive a meno di 75 metri da una strada ad alto traffico – si legge nel rapporto finale – I risultati dello studio mostrano che l’11% dei casi di aggravamento di asma nei bambini, il 18% di problemi acuti negli anziani affetti da bronco pneumopatia cronico ostruttiva, e il 23% di problemi acuti negli anziani malati di malattie coronariche possano essere attribuiti al forte inquinamento nell’area di residenza».

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