Presidio di genitori e insegnanti contro i tagli e ri-tagli della scuola. Foto foto

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    Foto di Daniele Senatore

    Con striscioni come «Giù le mani dalla scuola pubblica» e «Fermiamoli», genitori e insegnanti hanno protestato insieme contro «I tagli e i ri-tagli» della riforma Gelmini fuori la sede dell’Ufficio scolastico regionale di via Pianciani. Al grido «tremate, tremate le mamme sono tornate e insieme alle maestre sono sempre più incazz…» un gruppo di un centinaio di persone ha manifestato dalle 15 di oggi. «È impensabile quello che stanno facendo alla nostra scuola – dice al megafono una insegnante della scuola Iqbal Masih durante il presidio – È insopportabile chi sfrutta quello che noi insegnanti abbiamo fatto in questi per essere ai primi posti nella classifica dell’istruzione. Bisogna fermare questa ignobile manovra». D’accordo il segretario regionale di Flc Cgil, Claudio Musicò che ha aggiunto: «A Roma e nel Lazio non viene garantito il diritto allo studio. Per l’anno prossimo l’Ufficio scolastico prevede ulteriori tagli alla scuola primaria. Verranno coperte meno della metà delle richieste del tempo pieno da parte dei genitori che nel Lazio sfiorano l’ 85. Nella provincia di Viterbo – ha aggiunto – neanche una prima elementare avrà il tempo pieno. Con i tagli previsti ci saranno classi da 27 e 28 persone». «Siamo preoccupatissimi – dice il rappresentante dei genitori – classi di 28 bambini non consentono una buona didattica e la riduzione del tempo pieno costringerà le mamme a rinunciare al lavoro».

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