RAPPORTO: GERMANIA “PARADISO DEL RICICLAGGIO DI DENARO”

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    Fanno la predica a mezzo mondo, a cominciare dall’Italia, e guardate un po’ che cosa scrive la stampa tedesca, sulla base di un rapporto internazionale, del sistema bancario della Germania. «L`Eldorado del riciclaggio di denaro». Lo scrive la stampa tedesca – secondo quanto riferisce Libero – dopo la pubblicazione del rapporto 2013 sulla mancata trasparenza nelle operazioni finanziarie, e il giudizio non è attribuito a qualche micro-Stato che vive di finanza, ma alla stessa Germania. Perché il Financial Secrecy Index pubblicato da parte di «Tax Justice Network» assegna a Berlino una non commendevole ottava posizione mondiale, dopo il Libano e prima dell`isola di Jersey, 91mila sudditi della Corona britannica.

    Ma – fa notare Libero – mentre molti paradisi offshore sono arcinoti, l`opacità della Germania passa quasi inosservata. Impegnata negli ultimi anni a dare pagelle alle finanze pubbliche dell`Europa del sud, la Repubblica federale dovrebbe fare un po` di ordine in casa propria. Il Tax Justice Network osserva che Berlino associa un livello relativamente alto di segretezza nel settore finanziario (59 punti su 100, contro i 39 della più trasparente Italia) a un peso non indifferente nel mercato dei servizi offshore (il 4,3% su scala globale contro lo 0,7 dell`Italia).

    «Il risultato – si legge nel rapporto – è che la Germania è un attore importante nel mondo dell`opacità finanziaria». La Repubblica federale, «ospita ancora grandi flussi di capitali da evasione e da attività o beni illeciti in arrivo da ogni parte del globo. E questo è confermato da investigatori italiani che hanno a più riprese evidenziato il ruolo della Germania quale porto sicuro per proventi illeciti». Anche la Siiddeutsche Zeitung cita le forze dell`ordine italiane per stimare fra i 27 e i 59 miliardi di euro la quantità di denaro sporco che le mafie internazionali riuscirebbero a ripulire nella lavanderia tedesca.

    Nulla di nuovo sotto il sole, spiega a Libero John Christensen. Il direttore di Tax Justice Network ricorda che già lo studio del 2011 assegnava a Berlino la nona posizione. Oggi si registra solo un peggioramento. «Il nostro rapporto è basato sul lavoro di esperti internazionali che valutano ogni nazione sulla base di quindici criteri oggettivi». Le conclusioni del rapporto sulla Repubblica federale contengono un invito al governo tedesco ad adeguare la legislazione interna a più elevati standard di trasparenza, limitando il segreto bancario in maniera adeguata. Berlino deve poi istituire un pubblico registro delle fondazioni, diminuire le esenzioni fiscali a favore dei non residenti e adottare strumenti più efficaci per l`identificazione dei contribuenti.

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