Restauro del Colosseo: indagini sull’accordo con la Tod’s di Della Valle. Alemanno: “E’ una follia”

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    La Procura della Repubblica di Roma di Roma e la Procura della Corte dei Conti, secondo quanto riferisce in una nota la Segreteria Nazionale della Uil Beni e Attività Culturali, indagano sull’accordo con la Tod’s per il restauro del Colosseo. La Uilbac aveva presedntato un esposto denuncia in merito nel marzo scorso. Nelle scorse settimane è stata sentita la Segreteria Nazionale della Uilbac che ha ripercorso tutta la vicenda il sindacato aveva chiesto di «fare luce sulle eventuali responsabilità penali ed erariali relativamente alla convenzione ‘segretà concernente il c.d. restauro del Colosseo, a tutt’oggi ancora non risulta pubblicato nessuno documento da parte della gestione Commissariale e dal Mibac». La Segreteria Nazionale «nel denunciare l’accordo del 21 gennaio 2011 chiedeva di accertare l’attività posta in essere dal Commissario Delegato ed in parte dalla stessa Soprintendenza , sollevando interrogativi, oggi ripresi anche dall’Antitrust sulla legittimità».

    «Mi sembra francamente una follia». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, commentando la «notizia data da un sindacato» su un’indagine sull’accordo per il restauro del Colosseo. Alemanno si è detto inoltre «indignato». «Questa è una notizia data da un sindacato», ha sottolineato Alemanno rispondendo ad una domanda sull’indagine di Procura e Corte dei Conti sull’accordo per il restauro del Colosseo. «Vedremo se è vera -ha aggiunto- è chiaro che la Procura o la Corte dei Conti hanno tutto il diritto di indagare. Questa è una vicenda che riguarda il Mibac e tutta la procedura che è stata fatta, ma mi sembra francamente una follia». «C’è una sponsorizzazione per 25 milioni di euro, per la prima volta viene fatta un’evidenza pubblica: lasciateci restaurare il Colosseo -ha proseguito il sindaco- fate in modo che il ministero possa restaurare questo monumento». «Qual è l’obiettivo? -si è chiesto Alemanno- volete che cada a pezzi a furia di Tar, Antitrust, Procura e Corte dei Conti? Vogliamo farsì che lo sponsor si riprenda i 25 milioni? Se questo è l’obiettivo lo si dica francamente». «Sono indignato da questa operazione continua e vergognosa per far saltare la sponsorizzazione -ha concluso- che ci permette il restauro del monumento più importante del mondo con i soldi privati».

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