Roma-Atletico Madrid 0-0: Super Alisson salva i giallorossi

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    Roma-Atletico Madrid 0-0: Finisce a rete inviolate l’esordio della Roma di Di Francesco in Champions League contro l’Atletico Madrid. Un pareggio che vale oro per quello che si è visto nell’arco dei novanta minuti e che lascia la Roma ancora in corsa per la qualificazione agli ottavi di finale.

    EQUILIBRIO- Di Francesco non cambia rispetto alle scorse uscite e conferma l’undici che bene ha fatto con l’Inter eccezion fatta per Fazio che si accomoda in panchina per far spazio a Juan Jesus al centro e Bruno Peres in difesa. Simeone sceglie invece Vietto come spalla del rientrante Griezman. Pronti via l’Atletico mette paura alla Roma con un gran sinistro dal limite dell’area di rigore che bacia il palo e si spegne sul fondo. La squadra di Di Francesco ci mette un po’ per carburare ma poi se la gioca alla pari andando vicina al gol con Defrel e reclamando un netto rigore per fallo un mano di Vietto su cross di Diego Perotti. Qualche minuto dopo grande botta di Nainggolan che Oblak è fenomenale nel bloccare con De Rossi pronto li a sfruttare la possibile respinta. L’Atletico che sembrava essere andato in letargo all’improvviso si risveglia e mette paura alla Roma con Koke che riceve dalla destra e da pochi passi calcia a colpo sicuro ma Manolas con il corpo riesce a salvare sulla linea, ne scaturisce una serie di rimpalli e una conclusione di Griezmann che viene respinta da Alisson. La spavento però rende la Roma ancora più caparbia e stavolta è Dzeko a fallire una ghiotta occasione su tocca invitante di Strootman. Il bosniaco non centra la porta da ottima posizione. Finisce quindi il primo tempo con la sensazione che la Roma possa veramente giocarsela con un avversario così importante e collaudato come l’Atletico Madrid.

    Roma-Atletico Madrid: Super Alisson salva i giallorossi

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    SOFFERENZA- La ripresa è sofferenza pure per la Roma: Simeone ordina ai suoi di accelerare per prendersi i tre punti e mettere una seria ipoteca sul passaggio del girone. L’allenatore argentino però non ha fatto i conti con Alisson che oggi decide di dimostrare in maniera definitivo perché la Roma ha deciso di tenerlo un anno in naftalina per poi schierarlo da titolare in questa stagione. L’ex portiere dell’International di Porto Alegre decide di abbassare la saracinesca e di dire no a tutte le conclusioni della squadra spagnola. Il primo miracolo del brasiliano è su Vietto che all’undicesimo della ripresa , viene servito verticalmente, entra in area e a tu per tu con Alisson prova a piazzarla ma il portiere giallorosso è strepitoso a deviarla in calcio d’angolo. Sette minuti dopo è il turno del neo entrato Correa che sbatte su Alisson con una conclusione da pochi metri, ma che trova prontissimo l’estremo difensore giallorosso. La Roma praticamente non esce più dalla propria metà campo e Di Francesco corre ai ripari anche dopo il cambio di assetto di Simeone che si gioca anche la carta Ferreira Carrasco. L’ex allenatore del Sassuolo mette dentro Fazio al posto di uno stremato Defrel passando alla difesa a tre. Il nuovo assetto tranquillizza la Roma che, pur non creando nulla, però riesce a far scorrere i minuti senza subire clamorose occasioni. Si arriva quindi a fine partita quando Alisson è chiamato ad un altro incredibile miracolo: Da calcio d’angolo, Saul svetta su tutti e colpisce di testa; Alisson si supera e respinge ma lo stesso Saul sfrutta la dormita della difesa giallorossa e si avventa sul pallone ma colpisce clamorosamente il palo da pochi passi con la porta completamente sguarnita. E’ l’ultima occasione che mette fine ad un match dai due volti. La Roma con i denti e con un super Alisson, strappa un prezioso punto in ottica qualificazione. Un pareggio che serve anche ad aumentare l’autostima di un gruppo evidentemente ancora alla ricerca della propria identità. Ora testa a sabato alla sfida con il Verona. Lì servirà vincere e convincere.

    Massimiliano Guerra

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