Sabaudia, identificato il cadavere ritrovato nel lago di Paola

Più informazioni su

    Ha un nome l’uomo ritrovato nel lago di Paola, a Sabaudia, in provincia di Latina, il 12 marzo scorso. Dopo aver diffuso le fotografie degli indumenti che l’uomo indossava i carabinieri sono riusciti a raccogliere una serie di testimonianze e risalire così all’identità di Valerio Q. 68 anni, originario di Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna. Le testimonianze conducono fin qui, ma per la certezza dell’identità si dovranno attendere i risultati dell’esame del Dna sui figli dell’anziano. L’uomo, ha accertato l’autopsia, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa, sotto l’orecchio destro. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, era arrivato a Sabaudia da Viterbo nel mese di ottobre e aveva preso in affitto un appartamento. Il gestore della lavanderia di Sabaudia, che ha riconosciuto la propria etichetta sulla giacca che l’uomo indossava, ha riferito ai carabinieri che la vittima aveva raccontato di essersi trasferita nella cittadina della provincia di Latina dopo la morte della sua compagna. Ma questo particolare non risulta ai Carabinieri, che si sono messi sulle tracce della donna. La residenza di entrambi risulta ancora a Viterbo, ma i due non vivevano lì da diverso tempo. «Le certezze – spiega il colonnello Giovanni De Chiara, comandante provinciale dei Carabinieri di Latina – arriveranno solo con i risultati dell’esame del dna. Solo allora si potrà chiarire con certezza l’identità dell’uomo e ricostruire la sua vita». Intanto, si cerca ancora, nel lago di Sabaudia e sulle sponde, l’arma che ha ucciso il 68enne. L’uomo aveva, allacciate al collo e al torace, due cinture con piombi utilizzate dai sub per le immersioni.

    Più informazioni su