Sciopero tir, terzo giorno di rifornimenti con il ‘contagocce’ al Car. Fine settimana di preoccupazione

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    Terzo giorno di rifornimenti con il ‘contagocce’ al Car, il centro agroalimentare di Roma che rifornisce di frutta, verdura, pesce e carne supermercati, mercati e alberghi della Capitale. «A causa dello sciopero dei tir – fanno sapere dal Car – oggi gli approviggionamenti ortofrutticoli sono l’80% in meno del consueto, anche se è arrivato qualche tir in più, contenente soprattutto carciofi». «Alcuni autisti sardi – fanno sapere dal Car – hanno deciso di lasciare gli autotreni parcheggiati al Centro agroalimentare e di tornare in Sardegna privatamente, per evitare ogni rischio e fastidio». Tra i generi alimentari quello più carente, al momento, sarebbe il pesce. «Non ne è arrivato quasi per nulla – spiegano -, a causa dello sciopero incrociato delle marinerie regionali e dei tir. Come diretta conseguenza, inoltre, alcuni grossisti di pesce del Car di Roma non hanno aperto affatto. Un risvolto particolarmente increscioso di questa vicenda, infine, è quello che riguarda una quarantina di facchini del Car che hanno come unica fonte di reddito la movimentazione a terra della merce e che stanno soffrendo sulla loro pelle l’effetto di questi blocchi, guadagnando quasi per nulla».

    «Sui banchi dei supermercati che gestiscono i prodotti che cominciano a scarseggiare sono quelli deperibili: frutta, verdura, salumi, formaggi e pesce. Per ora i punti vendita non ne sono ancora sprovvisti, ma temiamo per il fine settimana perchè non si vede una fine di questo sciopero». A parlare degli effetti dello sciopero dei tir è Claudio Rocca, imprenditore che gestisce cinque supermercati di un noto franchising nel centro di Roma. «Ci sono grossi problemi di approvvigionamento – riferisce Rocca – I blocchi dei tir stanno creando danni soprattutto nelle piattaforme distributive. Noi per ora stiamo cercando di aggirare il problema chiedendo ai fornitori di consegnare la merce direttamente ai singoli negozi, senza passare per le piattaforme distributive che sono oggetto di blocchi».

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