Serial killer di anziani, teneva come soprammobili diversi kit per la somministrazione dell’insulina

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    Prima somministrava farmaci soporiferi per far addormentare le sue vittime, poi una dose di insulina 50 volte superiore al limite tollerabile da una persona. Quando gli anziani venivano ricoverati in ospedale per delle gravissime crisi ipoglicemiche, con un atteggiamento ossessivo, chiamava i nosocomi anche quattro volte al giorno. Agiva così, secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile di Roma, Angelo Stazzi, l’infermiere arrestato per l’omicidio di sette anziani, morti nel periodo tra gennaio e ottobre 2009 nella casa di riposo Villa Alex di Sant’Angelo Romano. Nessuna delle vittime assumeva farmaci per il diabete. Per la somministrazione dei farmaci a base di promazina e mirtazapina prima di finire in coma una delle vittime si era addormentata in chiesa mentre l’altra a mensa durante il pranzo.

    Teneva esposti in casa come soprammobili diversi kit per la somministrazione dell’insulina Angelo Stazzi, l’infermiere di 66 anni arrestato dalla Squadra mobile di Roma, perchè considerato responsabile dell’omicidio di sette anziani, morti nel periodo tra gennaio e ottobre 2009 nella casa di riposo Villa Alex di Sant’Angelo Romano. Oltre ai kit e a diverse confezioni di insulina in casa sua gli investigatori hanno trovato anche farmaci come Remeron e Talofen usati per stordire le vittime.

    Aveva praticato un’iniezione letale di insulina anche al cagnolino di una paziente della casa di riposo Villa Alex di Sant’Angelo Romano Angelo Stazzi, l’infermiere arrestato dalla Squadra mobile per l’omicidio di sette anziani, morti nel periodo tra gennaio e ottobre 2009. È quanto trapela da un’intercettazione emersa nel corso delle indagini. Al telefono l’infermiere spiega di aver somministrato allo york shire di proprietà della madre di un agente di polizia, all’epoca ospitata nella casa di cura, «una siringa piccola».

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