Tangenti vigili, poco più di venti minuti l’incontro tra Alemanno e Capaldo. Sos Impresa: “Pochi denunciano”

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    È durato poco più di venti minuti l’incontro del sindaco di Roma Gianni Alemanno con il procuratore reggente Giancarlo Capaldo. Tema dell’incontro, l’indagine che coinvolge per l’ipotesi di concussione cinque vigili urbani del primo gruppo e anche un geometra. All’uscita dall’ufficio del procuratore, Alemanno ha detto: «Non ci sono novità specifiche. Quella che adesso deve essere sviluppata con la massima forza è una reazione a qualsiasi situazione che possa essere non chiara. Quindi insieme con la stragrande maggioranza del Corpo dei vigili urbani, che è fatta da persone pulite e a posto, bisogna combattere contro qualsiasi forma di non trasparenza e non correttezza. Come quella che è stata evidenziata da questa indagine. Per quanto riguarda il fatto specifico non ci sono novità particolari».

    Molti raccontano ma pochi denunciano. Anche se «ora, a causa della crisi i commercianti non hanno i soldi per pagare il pizzo e allora alcuni casi emergono per forza». Questo il quadro che descrive Sos Impresa, l’ associazione che si occupa di legalità legata alla Confesercenti. «Abbiamo avuto e abbiamo tuttora nostri associati del centro storico che ci raccontano di estorsioni da parte di vigili urbani. Il problema è che il racconto non finisce mai con una denuncia». Bianca La Rocca, capo ufficio stampa dell’associazione, racconta di un ‘modus operandì frequente da parte dei vigili, almeno stando ai racconti dei taglieggiati. «Arrivano, contestano un’irregolarità più o meno reale e poi, per chiudere un occhio, chiedono all’esercente di pagare tra i 500 e i 1.000 euro. Il prezzo o tariffario varia a seconda della contestazione effettuata», spiega. «Stiamo facendo una battaglia per denunciare l’illegalità anche grazie allo sportello con numero verde ‘L’amico giustò – aggiunge La Rocca – ma il muro di omertà è duro da buttare giù. Secondo i nostri dati dei circa 5.000 commercianti taglieggiati in tutta la città una percentuale riceve estorsioni anche dai vigili, se poi si tratta di ambulanti irregolari la situazione e le richieste di denaro sono anche più alte». Per Sos impresa, «a fronte di una crisi economica come quella che stiamo vivendo i casi di corruzione emergono ‘a forzà, anche se non sfociano sempre in una denuncia, perchè i cittadini non hanno i soldi per pagare il pizzo».

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