TASSE | PIU’ LO STATO TASSA E MENO INCASSA: -0,3 PER CENTO

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    Che aumentare di continuo la pressione fiscale non porta a maggiori entrate tributarie ma a una diminuzione, lo sanno tutti, meno lo stato. Non lo sa o fa finta di non saperlo, per chissà quali motivi (forse sarebbe il caso di chiederlo a Berlino, lì sanno sempre tutto). Lo dice anche Libero che oggi riporta le cifre delle entrate tributarie. “Ci risiamo, scrive Libero. Più tassano, meno incassano. La regola è semplice: se tu deprimi l`economia con una pressione fiscale da record, i consumi calano, il Pil pure, le aziende chiudono, i disoccupati aumentano e, anche lo Stato, porta a casa meno soldi.

    I numeri: nel periodo gennaio-settembre le entrate tributarie si attestano a 291,504 miliardi di euro (-895 milioni di euro, pari a 0,3% rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente). L`andamento del gettito, spiega il Mef, riflette l’aumento delle imposte dirette, pari a 158,722 miliardi di euro (+3,192 miliardi, pari a +2,1%) e la riduzione delle imposte indirette che risultano pari a 132,782 miliardi di euro (-4,087 miliardi, pari a 3%). In crescita l`Ires (+952 milioni, pari a +5%) per effetto dei versamenti a saldo che ammontano a 7,598 miliardi (+397 milioni, pari a +5,5%) e di quelli relativi all`acconto, pari a 12,512 miliardi (+555 milioni, +4,6%). Due operazioni che comunque hanno ulteriormente prosciugato la liquidità delle aziende.

    Il calo Imu invece risente ovviamente del mancato pagamento dell`imposta sulla prima casa. I disastri “made in Monti” – sottolinea Libero – ce li teniamo per il finale: gettito Iva in flessione del 4,7% (3.697 milioni), gettito dell`imposta di fabbricazione sugli oli minerali (-2,9% pari a -508 milioni). Infine in flessione del 5,4% (-450 milioni) le entrate dell`imposta sui tabacchi, le famose accise. Significativo l`aumento dell`imposta di bollo (+25,4%, +1.356 milioni di euro), per effetto degli aumenti.

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