TASSE | SGRAVI E AGGRAVI, SECONDO LE STATISTICHE DI TRILUSSA

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    Francesco Forte sul Giornale ricorre a Trilussa per spiegare chi ci guadagna (due polli) e chi ci rimette (nessun pollo) con la manovra fiscale varata dal governo Letta. “Secondo la Cgia di Mestre – scrive Forte – la legge di Stabilità nel 2014 porta al contribuente un aggravio di un miliardo di euro. In sé questo miliardo addizionale è già un segnale che il governo anziché ridurre i pesi fiscali li aumenta. Ma c`è di più. L`aumento è una media di Trilussa, fra contribuenti elettori del Pd o presunti tali, che avranno riduzioni di tributi e contribuenti borghesi, e piccolo borghesi, che subiranno cospicui rincari.

    A ciò si aggiunga che, avverte la stessa Cgia, il miliardo di maggiori tributi potrà essere superato. E anche in questo caso a pagare saranno in prevalenza i borghesi e piccolo borghesi. La legge di Stabilità comporta aumenti di determinati tributi a carico di determinate categorie di soggetti per 6,2 miliardi e riduzioni di altri tributi relativi ad altri soggetti per 5,2 miliardi: la differenza è di uno, ma riguarda soggetti differenti. Vale l`osservazione di Trilussa sull`inganno delle statistiche: se Tizio mangia due polli e Caio non ne mangia, la media dice che ciascuno mangia un pollo.

    Nel nostro caso, aggiunge Forte, la situazione è analoga per le riduzioni fiscali che vanno a beneficio diTizio, mentre i pesi sono a carico di Caio, con l`aggiunta però di Sempronio, cioè le banche e assicurazioni, che apparentemente sono trattate come Caio, perché nel 2014 hanno un aggravio fiscale, ma negli anni successivi ottengono, tramite il mutamento del regime sulle detrazioni dei crediti in sofferenza (richiesto e ottenuto) un beneficio di minori tributi di entità maggiore (e abbelliscono i bilanci attuali).

    Il conto – sottolinea Forte – è passivo solo per Caio, il contribuente che non interessa al Pd, che possiede uno o più immobili o locali per i quali dovrà subire i nuovi gravami fiscali. È attivo per Tizio, il contribuente lavoratore dipendente a basso reddito che invece riceve sgravi nell`Irpef. Fra le riduzioni tributarie campeggiano 1,5 miliardi di riduzioni Irpef per lavoratori dipendenti con reddito modesto. Trattandosi di una platea vasta, il beneficio che ne ricaverà ciascuno è modesto: 150 euro all`anno per alcuni, un po` più o un po` meno per altri.

    A fronte di questo beneficio diffuso, scrive Forte, che non risolve nessun problema se non quello del Pd che strizza l`occhio ai suoi elettori, sta un aggravio di 3,7 miliardi circa per la nuova Tasi: che non è una vera tassa ma un`addizionale all`Imu essendo calcolata nell`un per mille del valore catastale degli immobili.

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