Cacciari, parole Bergoglio su Iraq? Una svolta

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    Massimo Cacciari

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    Il filosofo Massimo Cacciari, intervistato da Repubblica, riflette cosi’ sull’appello di Papa Francesco a un organismo internazionale per fermare la guerra in Iraq.

    “Oggi noi assistiamo a un grande passaggio culturale: per quanto concerne le questioni della pace e della guerra, la Chiesa cattolica confluisce sulle posizioni del diritto positivo che sono proprie dei laici”.  “Un Papa che si mette a ragionare in termini realistici, e sulla base di diritti positivi, una questione teologica la pone. La mia non e’ una critica. Solo una constatazione delle colossali trasformazioni dentro la Chiesa”.

    “Con quelle parole – continua l’ex sindaco di Venezia – papa Francesco ha abbandonato completamente l’idea cattolica di ‘guerra giusta’. Quando io stabilisco che la guerra deve essere fondata sul diritto internazionale”, “non ha piu’ senso parlare di ‘guerra giusta’. La categoria di giusto – spiega Cacciari – non ha a che fare con il diritto positivo”, ma con valori assoluti. “Siamo in presenza di una laicizzazione dell’idea cattolica di ‘guerra giusta’”.

    Dal punto di vista della teologia politica, “si tratta di una banalizzazione laicista della ‘guerra giusta’”. Ma Cacciari sottolinea: “la posizione di Francesco e’ fragilissima. La sua e’ una posizione che potrebbe sostenere un Renzi o una Merkel”. “Io dal Papa mi aspetto qualcosa di piu’, ossia che mi dica che bisogna intervenire sulla base di valori considerati assoluti”.

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