Campidoglio, Repubblica: Marra pronto a parlare

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    Raffaele Marra sarebbe pronto a parlare con i magistrati romani sul caso-Raggi. E’ quanto riscostruisce il quotidiano oggi ‘La Repubblica’ che in un articolo del giornalista Carlo Bonini afferma che “presto l’ex capo del personale del Campidoglio sarà sentito dai pm”.

    Una decisione che sarebbe scaturita dopo che “”la sindaca l’ha accusato davanti ai magistrati di averla indotta al falso””. “”L’ultimo, esile filo che ancora gli consigliava il silenzio è stato reciso giovedì notte. – scrive il quotidiano – Quando la sindaca Virginia Raggi, nelle sue otto ore di interrogatorio, lo ha scaricato una seconda volta. Con lo stesso sprezzo e gelido calcolo con cui se ne era liberata politicamente il giorno del suo arresto. Questa volta accusandolo di un reato che vale qualche anno di galera in più, oltre a quelli che promette l’imputazione per cui oggi è detenuto (corruzione).

    Sostenendo di essere stata tradita nella fiducia, indotta al falso, mentre lui abusava in solitudine del potere di orientare la nomina del fratello, Renato Marra, garantendogli quel vantaggio patrimoniale (20mila euro di aumento di stipendio annuo) di cui lei sarebbe stata ignara””.Un interrogatorio, quello tra Marra e i pm romani che dovrebbe tenersi già questa settimana.”

    Marra

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    A quanto pare, il numero, il tenore e la frequenza delle comunicazioni tra Raggi e Romeo nei giorni e nelle settimane del cosiddetto ‘interpello’ (la richiesta di manifestazione di interesse che avviò la procedura di selezione e rotazione dei dirigenti capitolini durante la quale trovò il suo posto al sole il fortunato Renato Marra), dimostrerebbero documentalmente – anticipa la Repubblica – come non solo la Raggi fosse tenuta costantemente al corrente delle mosse di Raffaele sul conto del fratello Renato, ma di come queste mosse fossero tempestivamente comunicate e condivise dagli altri ‘amici’: Romeo e Frongia. Di più. Marra sarebbe pronto a documentare e indicare le ripetute riunioni e incontri cui partecipò per la definizione di quelle nomine””.

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