Corriere della Sera Cronaca di Roma Braccio di ferro su Atac Un’altra giornata nera

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    Disagi, rallentamenti, chiamate alle forze dell’ordine. E, oggi, il vertice in Prefettura. La metro B e B1, giorno dopo giorno, somiglia sempre più ad una trincea dove i più esasperati sono i romani. Ieri mattina non sono mancati i momenti di tensione. Alle fermate di San Paolo e Tiburtina, sulla linea B, alcuni passeggeri hanno chiamato carabinieri e polizia. Banchine affollatissime, attese estenuanti fin dalle prime corse del mattino, tra le 5,30 e le 7: prima dieci minuti, poi venti, poi quaranta. Bilancio drammatico: il 50% di corse saltate, dato poi che si è attestato intorno al 20%. Nervosismo ai massimi livelli: il segretario della Uil, Luigi Scardaone, ha denunciato che «alla stazione Magliana si è rischiato di nuovo il linciaggio al personale viaggiante ». A Tiburtina, in molti hanno rinunciato alla metro e puntato sugli autobus. Ma, anche lì, si sono registrati disagi per la partenza del nuovo piano di superficie: «Lunghissime attese — dice Antonio Stampete del Pd—alle fermate di via Nomentana, via Salaria, via Pietralata, via Tiburtina. Con ripercussioni nella circolazione fino al Gra». A Conca d’Oro, nuovo capolinea della B1, sono scesi in strada gli attivisti del «Comitato antiriduzioni »: «Noi il biglietto non lo paghiamo più. L’aumento del ticket non serve a migliorare il servizio». … … … (E.Men.)

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