Corriere della Sera Cronaca di Roma L’altro San Lorenzo, non solo movida Il rione dei miracoli

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    In principio era una chiesa: San Lorenzo, fuori lemura e senza quartiere. E un cimitero, chiaramente, con la sua spiritualità silenziosa. Cent’anni fa vennero le case, di ferrovieri e di operai, e la nomea di quartiere «rosso». Ma venne anche la Madonna, la Madonna Assunta, a cui è dedicata la parrocchia centrale, la grande festa di quartiere e le decine di madonnine superstiti, in tutti gli androni dei palazzi scampati alle bombe del ’43. Poi venne la fama di mondanità materiale; fama politica, o di pub emovida; fama di micro-criminalità, certo ben poco spirituale. San Lorenzo è così, in bilico tra l’anima ed il ventre, tra il popolo e la sua basilica, che ci costringe a nominare un santo anche per darci un appuntamento serale. Non può sorprendere, per questo, che proprio qui, in questo quartiere che sa cambiare la sua faccia dal giorno alla notte, sia in atto da anni uno stranissimo esperimento di pluralità. Un’avanzata silenziosa che lo trasforma nella zona a più alto tasso di concentrazione di culti, di chiese e di realtà religiose di Roma. Realtà invisibili la notte, ma che, tra mattina e pomeriggio, riempiono di inni il silenzio del quartiere. Realtà, propriamente, specializzate inmiracoli. Ci basta andare a via degli Equi. Al civico 62 un’insegna sormonta una saracinesca e recita: «Cappella dei Miracoli. Gesù ti ama». È la Chiesa CristianaMissionaria Internazionale, già Chiesa del Vangelo Quadrangolare, la confessione pentecostale fondata negli anni Venti in America dall’effervescente predicatrice Aimee SempleMcPherson: molto ortodossa verso le scritture, molto liberale verso l’emancipazione femminile, il divorzio, la contraccezione. Molto convinta nelle capacità terapeutiche della fede. … …. di ERRICO BUONANNO

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