Corriere della Sera Cronaca di Roma, Vendita Acea, il «no» della piazza

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    Ma Alemanno minimizza: «I manifestanti? Sono pochi» Stavolta nella tradizionale guerra di cifre sui partecipanti a un corteo è sceso in campo direttamente il sindaco. «I manifestanti? Sono solo 2 mila, pochini» ha detto Gianni Alemanno ieri per minimizzare la portata della protesta di piazza contro la vendita di Acea. Come il primo cittadino sia arrivato a questa stima è un mistero. Anche perché alla manifestazione partita da Piazza Vittorio dopo pranzo e arrivata a metà pomeriggio a Santi Apostoli, ha preso parte molta gente. «Siamo 12 mila» hanno detto gli organizzatori. «Dodicimila forse no, ma comunque diverse migliaia di persone ci sono oggi qui in strada» è invece la stima, non ufficiale, di uno dei funzionari addetti all`ordine pubblico. Il lungo corteo, chiassoso, colorato ma nel complesso ordinato, si è snodato fra slogan, cori, canti e balli. Davanti i movimenti referendari: «Roma non si svende» è lo striscione che ha aperto la sfi- lata dei manifestanti. «Alemanno, rispetta il nostro voto» è invece la scritta apparsa su centinaia di manifesti e volantini, con riferimento chiaro alla vittoria del «no» al recente referendum sulla privatizzazione dell`acqua. Il serpentone umano era una sequenza di sigle e bandiere: dai sindacati autonomi (Usb e Cobas) ai confederali (nutrita la pattuglia della Cgil, meno numerosi ma comunque presenti anche rappresentanti di Cisl e Uil); le associazioni di consumatori (Cittadinanzattiva), quelle ambientaliste (Legambiente e Wwf quelle con le delegazioni più ampie); quindi i partiti, dal Pd all`Italia dei Valori, dalla Federazione della Sinistra ai Verdi, da Sinistra ecologia e libertà al Partito umanista, da Sinistra critica al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. E ancora dai Centri sociali ai gruppi antagonisti, dai movimenti per la casa ai Collettivi per la democrazia.  …. (Paolo Foschi)

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