Di Maio: “Salvini sa mantenere la parola data”

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    Luigi Di Maio, capo politico e candidato presidente del Consiglio M5S, lo dice in un’intervista al “Corriere della sera”. “Abbiamo sempre detto che la partita sulle presidenze e’ slegata da quella del governo, ma da oggi chi vuole lavorare per i cittadini sa che esiste una forza affidabile e seria che dialoga con tutti e si muove compatta per il bene del Paese”.

    “Siamo riusciti ad eleggere un presidente della Camera del Movimento e questo risultato straordinario lo consideriamo il primo passo per realizzare il cambiamento che i cittadini ci hanno chiesto con il voto del 4 marzo – dice Di Maio – Ora ci rimettiamo al lavoro per concludere l’opera”.

    Quello seguito per ottenere la presidenza della Camera, “intelligenza, senza nessun compromesso” e “rimanendo fedeli a noi stessi e ai nostri valori” e’ anche “il metodo a cui non abbiamo mai abdicato e che adotteremo per il governo e per altre partire cruciali come la scelta delle partecipate”.

    “Al centro continueranno a esserci temi, cose da fare, merito e trasparenza”, dice Di Maio.

    Luigi Di Maio

    Luigi Di Maio

    “Salvini ha dimostrato di essere una persona che sa mantenere la parola data”. “Con le forze politiche parleremo di temi, perche’ cosi’ non ci saranno piu’ scuse per non affrontare i problemi della gente”, spiega Di Maio, “abbiamo presentato prima delle elezioni una squadra di governo patrimonio del Paese e non solo del Movimento 5 Stelle. Se si dovra’ parlare dei nomi dei ministri lo decidera’ Sergio Mattarella e sara’ con lui che se ne parlera’”.

    Noi, conclude il candidato presidente del Consiglio M5S, “abbiamo dimostrato di essere aperti a tutti per il bene del Paese purche’ il dialogo e il confronto restino incentrati sulle priorita’ dei cittadini e non delle forze politiche: taglio delle tasse, superamento della legge Fornero, welfare per le famiglie, lotta alla disoccupazione giovanile”.

    “Non ci siamo sporcati le mani con un Nazareno bis”. Alla presidenza della Camera “Fico e’ stato proposto per il suo valore, per le sue battaglie in questi anni, non ci sono strategie dietro il suo nome”, garantisce Di Maio. Rispetto al suo veto sulla proposta di incontrare Silvio Berlusconi Di Maio si dice “fiero di averlo fatto, perche’ questo ci ha permesso di ottenere la presidenza della Camera senza snaturarci, senza scendere a compromessi e rimanendo fedeli ai nostri valori”.

    “Il 4 marzo 11 milioni di italiani hanno indicato chiaramente una forza politica e un candidato premier e credo sia arrivato il momento che le altre forze politiche ascoltino il segnale arrivato dalle urne”. Rispetto all’ipotesi di un governo tecnico o simili, “questi sono metodi del passato che noi non accettiamo piu’- dice Di Maio- insistere su questa strada significa non avere capito il messaggio chiaro che ci hanno dato gli elettori, stanchi di essere governati da presidenti che non sono stati eletti da nessuno”.

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