Il Messaggero Cronaca di Roma, Alemanno: «Togliere l’Imu? Se sarà possibile lo faremo»
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Azzerare l’Imu? «Se possibile lo faremo, dobbiamo calcolare quanto impatta e vedremo di farlo, va ricordato però che i soldi non vanno ai comuni ma allo Stato». Equitalia? «Stiamo lavorando per farne a meno. Il problema è che le ganasce fiscali sono cieche, colpiscono sia i reali evasori che chi si trova in difficoltà». La nuova discarica? «Se l’ipotesi è una Malagrotta 2 non firmo».
Alemanno, ospite ieri insieme ad altri sindaci italiani alla trasmissione di Lucia Annunciata «In mezz’ora», ha toccato i temi più scottanti di questi giorni. Argomenti che sembrano anticipare di un anno la campagna elettorale per le prossime comunali. Il tasto più delicato ha riguardato l’applicazione della nuova imposta sulla casa («siamo già ai minimi massimi»). «Il governo ha ripetuto il primo cittadino ci deve convocare, ci deve ascoltare, deve riconsegnarla realmente ai Comuni che potranno abbassarla».
L’Imu porterà nelle casse dello Stato un gettito di 21,4 miliardi di euro, nel 2011 erano 9,2. «Nonostante questo aumento ha proseguito il sindaco per i comuni ci sarà una riduzione di 2,5 miliardi di euro». Abolirla? Tutto è legato alle decisioni del governo. Ed ecco la proposta di Alessandro Onorato, consigliere comunale Udc: «Scelga di non aumentare l’Imu sulla prima casa, come previsto dalla sua delibera, e di tutelare i proprietari di seconde case che affittano a canone concordato». La copertura di questa operazione potrà avvenire secondo l’esponente Udc anche dalla vendita di parte del patrimonio immobiliare comunale.
Diverso il discorso su Equitalia. L’idea del sindaco è affidare la riscossione a Aequaroma, emanazione diretta di Roma Entrate, addetta alla riscossione di alcuni tributi come la Ta.Ri e la vecchia Ici. Alemanno ha messo il dito nella piaga quando a prescindere dal ruolo di Equitalia ha sottolineato quello che considera «un fatto gravissimo per le imprese». «Da un lato noi enti locali per colpa del Patto di stabilità ha detto, facendo in un certo senso autocritica non possiamo pagare le forniture, così che le imprese si trovano nell’impossibilità di pagare i conti. Dall’altro si pretendono dalle imprese le tasse fino all’ultimo euro».
Riportare in house la riscossione dei tributi multe comprese potrebbe dare vita a un meccanismo compensativo per non mettere spalle al muro le imprese che aspettano mesi per riscuotere i loro crediti. …. (di CLAUDIO MARINCOLA)