Il Messaggero Cronaca di Roma Anziani truffati da finti amici «Ricorda? Mi deve 2500 euro»

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    La tecnica è collaudata, la preda fin troppo facile da agganciare e il bottino è sicuro. E allora ecco che aumentano i raggiri a danno degli anziani, un’escalation che fa davvero preoccupare: una quindicina di persone sono state avvicinate e ingannate negli ultimi mesi nelle zone del centro. Non tutti però sono caduti nel tranello. Anche se la creatività dei truffatori sembra non esaurirsi mai. Dopo i finti poliziotti, tecnici di luce e gas, operatori Asl, falsi addetti alla riscossione dell’Imu, ritorna l’esercito dei finti amici. Ed è proprio con questa scusa che gli anziani soli vengono agganciati per strada e derubati.
    «Negli ultimi tempi in questa zona della città di truffe ce ne sono state davvero tante – racconta Giorgio Petrucci, che vive a pochi passi da piazza Alessandria – Sempre ad anziani, almeno quindici. Non sempre riuscite per fortuna, è capitato anche a mia zia per strada, avvicinata da una persona al mercato di piazza Alessandria. Ha fatto finta di essere il figlio di un suo conoscente. Lei non ci è cascata e l’ha subito mandato a quel paese».
    Qualche giorno fa l’ultimo tentativo di truffa ai danni di un anziano, abbordato per strada sempre in zona piazza Fiume. L’uomo stava camminando lungo la strada non distante dalla sua abitazione quando è stato avvicinato da una persona sulla cinquantina che era al volante di un’auto. Dal finestrino il tizio lo saluta con fare amichevole: «Caro dottore, come va, si ricorda di me?». Poi si passa a una breve conversazione. Generica ovviamente, mirata a conquistare la fiducia. Dopo questi convenevoli scatta la richiesta: «A proposito dottore, mi deve dare 2.400 euro per il portatile di suo figlio». L’anziano risponde di non saperne nulla, a questo punto il truffatore propone: «Chiamiamolo dal mio cellulare». Compone il numero, saluta la persona che è dall’altra parte della cornetta, e dice: «Le passo suo figlio che le confermerà tutto». L’anziano prende il cellulare e il complice finge di essere il figlio conferma di aver comprato il portatile e gli chiede di anticipare i soldi. L’anziano però non si fida e gli dice di non avere soldi. Il truffatore insiste, tenta di accompagnarlo al bancomat. … … (di ELENA PANARELLA)

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