Il Messaggero Cronaca di Roma Bella ciao e pugni chiusi per l’addio a Carla Verbano

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    Sulla parete l’immagine di Valerio, ai piedi la bara con appoggiata la foto di Carla, lo sguardo serio, il cappellino, l’immancabile sigaretta. E intorno la loro «famiglia», i «compagni» della palestra popolare che ora forse verrà intitolata a entrambi, Carla e Valerio Verbano. Due vite in una stessa lacrima. La camera ardente allestita dentro gli ex locali dell’Ater strapiena di amici per l’ultimo saluto «a mamma coraggio», la donna scomparsa a 88 anni che non aveva mai smesso di cercare la verità sulla morte del figlio assassinato il 22 febbraio del 1980 sotto i suoi occhi e quelli del marito.
    All’uscita del feretro da via delle Isole Curzolane il Tufello si ferma. Pugni chiusi, slogan e Bella ciao accompagnano il corteo improvvisato. Gli amici, i compagni di scuola, i vicini di casa, quelli del mercato dove faceva la spesa, i ragazzi con cui chattava e che aveva in un certo senso adottato. … … (di CLAUDIO MARINCOLA)

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