Il Messaggero Cronaca di Roma | «Campidoglio, primarie aperte»

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    Rassegna Stampa – Cronaca e Notizie di Roma

    Se le primarie si aprono a tutti, lui ci sta. Alfio Marchini, ormai da alcuni mesi candidato a sindaco indipendente, ha rotto gli indugi con un tweet: «Partecipo sicuramente, se si tratterà di una cosa veramente aperta a tutti gli elettori che non vogliono continuare con Alemanno». I termini non sono scelti a caso, quando l’imprenditore parla di consultazioni «aperte» aggiunge la sua voce in un dibattito molto acceso. Le esigenze che si contrappongono sono due: da una parte quella di evitare una frammentazione che potrebbe nuocere al Pd (è già avvenuto a Milano e a Genova), dall’altra quella di aprirsi il più possibile, soprattutto dopo il brutto risultato nazionale (a Roma è andata meglio, ma non basta). Marchini nella sua richiesta parte proprio da qui, dal consenso che il centrosinistra rischia di perdere: «In questi giorni, il dibattito sulle imminenti elezioni per il dopo Alemanno mi fa capire ancora di più perché un giovane come mio figlio abbia deciso di votare M5S. Infatti, mentre con i ragazzi di Cinque Stelle mi confronto, in piena autonomia, su idee pratiche e realizzabili, nella sinistra assisto a una discussione che stento a comprendere». Il riferimento alle primarie diventa esplicito: «Il punto non è scegliere qualcuno perché appartenente o meno a un gruppo, ma aprire le primarie a tutti coloro (anche a chi in passato votò Alemanno) che non vogliono buttare via altri 5 anni». Insomma basta correnti, dice Marchini, appellandosi al Pd, specie a quello romano che deve fare le regole, ma anche a quello regionale e nazionale. Enrico Gasbarra leader del Pd del Lazio qualche giorno fa aveva parlato dell’esigenza di «primarie vere e non di candidature autoreferenziali». …

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