Il Messaggero Cronaca di Roma. Coltellate tra clochard per il posto alla mensa

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    C’è il sangue sul sagrato della chiesa. Ci sono due uomini feriti a terra insieme a piatti, posate, bicchieri e al tavolo con la tovaglia rovesciata. Due stampelle lasciate in un angolo. E ci sono gli agenti di polizia arrivati con le volanti a sirene spiegata. Ma questa non è una storia di cronaca nera. È un dramma della povertà e della fame che si è consumato nel cuore di Roma. Nel luogo che più di tutti si lega alla solidarietà e alla Comunità di Sant’Egidio: la Basilica di Santa Maria in Trastevere.
    Scena disperata, surreale che fa pensare ad altri paesi e altre latitudini: un centinaio di clochard che urlavano spaventati oltre la cancellata della chiesa.
    Erano passate da poco le 13.40. Uno di loro aveva fame. E ha perso la testa: s’è scagliato contro uno dei 15 volontari che stavano servendo il pranzo alla consueta mensa domenicale. Si era sentito escluso. Aveva protestato. Era stato ammesso a tavola ma non gli piaceva il posto che gli era stato assegnato. Un angolino ricavato facendo stringere tutti gli altri. Voleva altro pane, voleva altra pasta. I suoi due vicini di sedia si sono messi in mezzo per difendere il volontario e lui, colto da un raptus, li ha colpiti con un coltello.
    L’aggressore è un marocchino di 44 anni, rimasto ferito a un dito e a un ginocchio. I feriti sono un sardo di 41 anni e un romeno di 21. L’italiano ha riportato tagli non profondi alla coscia e al braccio; lo straniero è stato colpito all’altezza del polmone ed è in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. Il primo è al Santo Spirito, il secondo al San Camillo.
    Il marocchino è in cura presso un centro di igiene mentale. La gente del quartiere lo conosce bene anche se prima di ieri non aveva mai dato in escandescenza in questo modo così violento. In serata l’uomo è stato portato via in ambulanza dal commissariato Trastevere. Dovrà rispondere di tentato omicidio plurimo. E’ un immigrato. Ma poteva essere un italiano, un pensionato, una qualsiasi altra persona che tutte le domeniche si mette in fila per un pasto caldo. Mario Marazziti, portavoce di Sant’Egidio lo sa bene. Spiega: «La povertà aumenta e aumentano anche le file davanti alle mense dei poveri. Come a quella nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Fino ad alcune settimane fa al pranzo domenicale organizzato dal parroco della Basilica romana si presentavano circa 20-25 persone. In pochissime settimane sono diventati tra i 100 e i 120. Si sono creati così tempi d’attesa e non c’é spazio per tutti»………. di CLAUDIO MARINCOLA

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