Il Messaggero Cronaca di Roma | «Grazie per avermi voluto bene»

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    «Un pensiero speciale alla chiesa di Roma, la mia diocesi. Ho voluto bene a tutti e ho sentito sempre il vostro amore». La voce piena di affetto di Benedetto XVI, alle undici e mezza di una mattinata destinata alla Storia, risuona a San Pietro innescando un’altra catena di applausi. Ci sono migliaia di fedeli da tutta la città nella folla raccolta per l’ultima udienza del Papa che ha scosso la Chiesa con il fulmine della rinuncia. «Vi benedico e pregherò per voi – aggiunge il pontefice nella parte del discorso rivolto ai romani – Grazie per essermi stati sempre vicini».
    Davanti al sagrato della basilica, tra gli striscioni in tedesco, le bandiere bavaresi (Ratzinger è nato a Markt am Inn vicino Monaco), polacche, francesi, americane, slovene e perfino cinesi, si scorgono i cartelli preparati da decine di parrocchie romane. «Benedetto non ci lasciare!». «Benedetto XVI di nuovo Papa». «Benedetto ci mancherai». Dal Casilino, dall’Appio, da Boccea, praticamente da tutta la periferia, Roma ha voluto essere presente all’addio e dopo aver ascoltato frasi che aprono uno squarcio sulla realtà dello scenario – «È stata una decisione grave, ma il Signore non lascia affondare la barca della Chiesa» – ha ricevuto un ultimo grazie da colui che fino a questa sera è anche il vescovo della città.
    Piazza San Pietro era gremita fin dalle otto e mezzo del mattino. Almeno centocinquantamila persone. Ma tutto si è svolto con ordine. Poco traffico sul lungotevere, nessun intasamento a Castel Sant’Angelo. Gli automobilisti, informati da giorni, sono rimasti alla larga dalla zona o sono arrivati prima dell’afflusso della gente. Il Comune tra l’altro aveva messo in campo decine di vigili urbani e lo spiegamento degli uomini della Protezione Civile, in casacchina gialla, è sembrato addirittura in eccesso rispetto alle reali esigenze. … (Luca Lippera)

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