Il Messaggero Cronaca di Roma Il futuro di Cinecittà in Parlamento
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Cinecittà, l’occupazione continua. La tempesta non segna schiarite. Almeno per ora. Dopo l’incendio al Teatro Cinque, un evento di grande valore simbolico e forte impatto mediatico, i lavoratori intendono andare fino in fondo, appoggiati dal X Municipio. Sciopero, presidio permanente, mobilitazione e, se servirà, anche le barricate. La settimana che comincia domani potrebbe essere decisiva per i dipendenti degli Studios che temono smantellamenti e licenziamenti: mercoledì 25 verrà ascoltato in Senato Roberto Cicutto, ad della società, giovedì 26 i sindacati verranno ricevuti dalla Commissione Cultura della Camera e, ai primi d’agosto, toccherà a Luigi Abete, il presidente di Cinecittà Studios.
Anche il Parlamento tenta disperatamente di mettere d’accordo le parti: da un lato la società che ha proposto un ambizioso piano di ristrutturazione per fronteggiare la crisi, dall’altro i lavoratori che non vogliono sentir parlare di ridimensionamenti e trasferimenti e considerano il progetto Abete (comprensivo dia costruzione di un hotel, centro benessere, piscina oltre a un teatro attrezzato per le riprese in 3D) una pura e semplice speculazione edilizia.
La situazione è da allarme rosso: nel 2011 è stata registrata una perdita di oltre tre milioni e, per andare avanti a dispetto della crisi del cinema, i leggendari teatri di posa hanno puntato tutto sulla televisione. Show, reality, varietà e soprattutto fiction hanno tenuto in piedi il complesso sulla via Tuscolana….. …