Il Messaggero – Cronaca di Roma. La grande paura di Valle Galeria la discarica a Monti dell’Ortaccio

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    Giri la testa verso sinistra, vedi ciminiere e colline cresciute con i rifiuti. Vedi Malagrotta, la discarica più grande d`Europa che a giugno deve chiudere. Giri la testa verso destra, vedi un recinto, un`area in parte sbancata, dove i camion fanno su e giù portando via la terra. Vedi anche una mezza vasca di cemento, vedi un`area di 50 ettari che sembra presa da Google Map per diventare una discarica. Vedi Monte dell’Ortaccio, dove l`emergenza rifiuti che avanza sembra posizionare l`ultima casella del gioco dell`oca ubriaca delle discariche. Guardi a sinistra e vedi terreni dell`avvocato Manlio Cerroni, guardi a destra e vedi terreni dell`avvocato Manlio Cerroni. «La colpa non è sua, la colpa è loro – scuote la testa Sergio Apollonio, storico leader del Comitato di Malagrotta– Ormai si sono fatti portare i rifiuti in giardino senza accorgersene». Loro sono i politici romani e laziali, di destra e di sinistra, Apollonio indica la sede del Consiglio regionale, che in ]inea d`aria non è così lontana da Monti dell’Ortaccio, candidata a divenire la Malagrotta 2. Come ricordano Bonaccorsi. Sina e Trocchi, gli autori di un libro presentato ieri dal titolo poco rassicurante («Roma come Napoli», Castelvecchi editore) «Monti dell`Ortaccio gode di una vecchia autorizzazione, risalente al 2002, per la realizzazione di un deposito di Cdr (combustibile derivato da rifiuti) per 500 Mila inetti cubi». Visto che sui due siti per discariche provvisorie scelti dal prefetto Pecoraro (Riano e Corcolle) si stanno addensando nubi corpose, ora Monti dell`Ortaccio sembra la soluzione più rapida (in coincidenza, magari, con una proroga di sei mesi per Malagrotta). Ieri il presidente della Regione, Renata Polverini, ha tenuto a precisare che la responsabilità dell`emergenza non è sua, che semmai bisogna andare a chiederne conto ad Alemanno: «Noi stiamo supportando l`attività di Roma Capitale perché il Comune ha comunicato alla Regione di non essere stato in grado di identificare un sito alternativo a Malagrotta. Siamo intervenuti in sostituzione di Roma Capitale»………. (MAURO EVANGELISTI)

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