Il Messaggero Cronaca di Roma L’autopsia sul bimbo morto Marcus è stato male dopo la flebo

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    Rassegna Stampa - Cronaca e Notizie di Roma

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    Fino al 27 giugno, il giorno in cui qualcuno gli ha iniettato per errore latte al posto della soluzione idrolipidica, il piccolo Marcus De Vega stava bene. Tutti i problemi sono cominciati quel pomeriggio: una reazione chimica nel sangue e gocce di grasso che hanno creato una sorta di embolia diffusa. La prima conferma ufficiale che collega la morte del neonato ricoverato al San Giovanni con il fatto che qualcuno gli abbia iniettato latte per via endovenosa è arrivato ieri pomeriggio. Quando i medici legali nominati dalla procura, Ugo Di Tondo e Saverio Potenza, e quelli di parte, si sono rivisti per esaminare nuovamente il corpicino di Marcus.Più che a ripetere l’autopsia, gli esami fatti ieri sono serviti a presentare ai consulenti dei nuovi indagati gli esami già eseguiti. E a programmare le prossime analisi. I primi punti fermi già ci sono: il latte è stato effettivamente iniettato nel bambino tramite endovena e Marcus ha avuto la prima e unica crisi respiratoria, sintomo di un’infezione diffusa, il 27 pomeriggio. Prima non era mai stato particolarmente male, pur essendo settimino e dunque sottopeso e con polmoni poco sviluppati. Da quel pomeriggio, invece, il bambino non si è più ripreso, anche se la morte è arrivata due giorni dopo: una crisi violenta, fatta di tachicardia e reazione chimica nel sangue, fino alla crisi respiratoria. … di SARA MENAFRA

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