Il Messaggero – Cronaca di Roma. L’invasione degli abusivi i commercianti: ci minacciano

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    Con la primavera sono tornati gli abusivi. Un esercito di ambulanti ha occupato interi quartieri, minaccia il decoro della città e ostacola le attività commerciali regolari. Sono africani, bengalesi ma anche italiani, e operano spesso indisturbati, a volte anche sotto gli occhi della polizia di Roma Capitale. Tra i luoghi più invasi, l’area del Municipio XVII tra via della Conciliazione e il Vaticano, per la quale il presidente Antonella de Giusti auspica provocatoriamente «l’intervento dell’esercito assicurato dal sindaco Alemanno per l’emergenza neve». Ma sono una presenza capillare anche in pieno centro storico, soprattutto al Colosseo e lungo la via Sacra: qui alcuni venditori soprattutto italiani smerciano tranquillamente acqua minerale e generi alimentari accanto al campionario sempre presente di borse, occhiali, ombrelli, cinte e souvenir.
    In via della Conciliazione il mattino è scandito dal continuo viavai di abusivi che corrono con sacchi di merce in mano. Sono in fuga dalla Finanza e finché dura il presidio dei militari restano lungo ponte Sant’Angelo, e anche lì vendono ai turisti; appena l’auto di servizio si sposta, tornano a occupare ogni angolo libero della Conciliazione e tutto ricomincia. «Girano continuamente – racconta Marco Padellini, titolare di un negozio di souvenir – il problema non è solo di decoro, ma anche di concorrenza sleale: la loro merce è venduta a prezzi bassi, e nessuno compra più da noi».
    Di lavoro minacciato parlano anche gli ambulanti regolari, quelli dei banchi presenti da decenni nel centro storico, che a San Pietro risentono in modo particolare della concorrenza di centinaia di abusivi. «Con loro è una battaglia persa in partenza – commenta amaro Giovanni di Veroli – si mettono accanto ai nostri banchi, fanno prezzi stracciati e il danno economico per noi è elevatissimo». Un danno che a volte diventa anche rischio per l’incolumità: gli abusivi, raccontano i commercianti, sono diventati strafottenti e si comportano come i padroni della strada. «Siamo stufi, ormai è una guerra quotidiana, non se ne può più» è la lamentela di tutti. «Faccio questo mestiere da anni e pago le tasse – dice Vittorio Moscato – ma forse ormai sarebbe più conveniente essere abusivo». In alcuni casi sono arrivate anche le minacce. Racconta Giovanni Casali. «Ho chiesto a un ambulante di spostarsi, perché impediva ai clienti di entrare nel negozio. Prima ha iniziato a urlare, poi mi ha minacciato con il coltello».
    Ilaria Bussiglieri, presidente dell’associazione imprenditori e residenti San Pietro, raccoglie denunce e lamentele dei colleghi negozianti, e ha vissuto in prima persona l’arroganza degli abusivi. «Uno di loro, dopo una discussione davanti al negozio, mi ha aspettato la sera accanto alla mia macchina. Basta, con l’associazione abbiamo presentato un esposto con oltre cento firme, vedremo che succede»…………     (di MARCELLO SANTOPADRE)

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