Il Messaggero Cronaca di Roma, Metrebus e sconti per reddito tutti in fila alle biglietterie

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    utti in fila alle biglietterie, con l’incubo delle nuove tariffe. Da alcuni giorni, alle stazioni della metropolitana, gli abbonati Metrebus cercano con ansia informazioni ai botteghini, creando file anche lunghe, preoccupati dall’entrata in vigore dei prezzi aggiornati di biglietti e abbonamenti. A far paura, oltre all’aumento di 50 centesimi del costo del biglietto singolo, è stata soprattutto la paventata soppressione degli abbonamenti mensili per studenti, over 65 e invalidi: un rischio rientrato negli ultimi giorni, grazie alla smentita di Antonello Aurigemma, assessore capitolino alla mobilità, che ha assicurato la sopravvivenza delle tessere mensili.
    Il cambio di tariffe continua comunque a innescare la protesta degli utenti, provati dalle code al botteghino soprattutto nelle ore di punta, e contrari al meccanismo di conteggio dei costi basato sul reddito annuale. «Ho fatto quaranta minuti di fila – si sfoga Iole Esibini, al botteghino di Lepanto – per sentirmi dire che dovrò pagare il doppio. Mio marito aveva un abbonamento speciale, ma ha un reddito di poco superiore alla soglia: non rientriamo nelle agevolazioni e dubito che rinnoveremo la tessera».
    Una valutazione comune a molti utenti che, penna alla mano, da giorni calcolano la convenienza di confermare o meno l’abbonamento. Alfonso Giorno, in attesa a Termini, è un over 65 escluso dagli sconti. «Per pochi euro – dice – non rientro nella soglia, ma il problema non è solo mio: trovo sbagliato, in generale, condizionare promozioni e riduzioni all’ammontare del reddito e della pensione». Della stessa opinione Domenico Essedante, che dopo un lungo confronto con gli impiegati Metrebus è arrivato anche a una conclusione. «Speravo di essermi sbagliato, ma i prezzi saranno troppo alti: non rinnoverò la tessera a partire da giugno».
    Ancora più preoccupati dell’aumento sono gli utenti occasionali, quelli del biglietto a tempo o giornaliero, sconvolti dai rincari imminenti di cui hanno conferma dagli opuscoli informativi. «Il biglietto a 1,5 euro? Mi sembra una follia – sbotta Antonio Fiore, in attesa della corsa al capolinea di Anagnina – l’aumento è spropositato, e inadeguato ai servizi dei trasporti a Roma».

    … … (di MARCELLO SANTOPADRE)

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