Il Messaggero Cronaca di Roma Ossa ritrovate a Sant’Apollinare le verifiche dei tecnici si concentrano su una mandibola e un dente

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    Ci vorranno diversi mesi prima che gli accertamenti tecnici sulle ossa recuperate nella cripta della chiesa di Sant’Apollinare vengano conclusi. Certamente non prima della fine dell’estate. Anche perché è probabile che il pool di esperti messo in campo dalla procura dovrà tornare a scavare nella zona dove sono stati recuperati i reperti che appaiono più recenti. Quelli che l’anatomopatologo Cristina Cattaneo ha ritenuto di portar via per analizzarli con più attenzione. Ci sono, infatti, una decina di ossa che potrebbero avere anche 30-40 anni e questo le avvicinerebbe molto al periodo in cui Emanuela Orlandi è sparita. Gli inquirenti non sono molto convinti che la ragazza possa essere stata seppellita nella basilica, è pur vero che, a distanza di così tanto tempo e con l’attenzione che questo giallo continua a richiamare, non si può lasciare nulla di intentato. Sotto la lente d’ingrandimento dei tecnici è finita una mandibola con un dente ancora attaccato, la cui datazione risalirebbe proprio al periodo in cui la figlia del commesso vaticano, ma anche Mirella Gregori (l’altra giovanissima svanita nel nulla nell’83), sono state sequestrate e non hanno fatto più ritorno.

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