Il Messaggero – Cronaca di Roma. Polverini: il governo ci sostenga o Roma avrà i rifiuti in strada

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    Le discariche provvisorie ancora non ci sono, neppure sono stati scelti i siti, Malagrotta fra qualche mese deve chiudere, diverse aree di Roma e del resto della provincia sono già in rivolta, la Capitale vede dietro l’angolo lo spettro dei rifiuti per strada come a Napoli: è preoccupata presidente Renata Polverini? «Siamo in una fase molto delicata. Il problema vero è quello dei tempi». La presidente della Regione, però, va oltre: «Il Governo ci sostenga, non ci lasci soli. Noi continuiamo ad assumerci responsabilità come abbiamo fatto fino ad oggi. Ma non possiamo restare isolati in una battaglia contro il mondo. Ormai ci sono funzionari del Ministero dei Beni culturali che vanno ai convegni a parlare contro le aree ipotizzate per le discariche. Così non si va da nessuna parte».

    Perché giovedì nel vertice con il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, non c’è stata la scelta dei siti per le discariche alternative?
    «Il ministro si è preso ancora tempo. Ha confermato i sette siti che aveva indicato la Regione, riconoscendo il nostro buon lavoro, ma ora vuole fare nuove verifiche sui vincoli che interessano prima di tutto i due siti indicati dal prefetto Pecoraro».
    Quindi è esclusa Allumiere che non compare fra i sette siti?
    «E’ troppo distante da Roma».
    Restano i due siti indicati dal prefetto, Corcolle e Quadro Alto (Riano) hanno dei vincoli. Clini ne parlerà con il Governo?
    «E’ necessario visto che stiamo parlando di vincoli del Ministero dei Beni culturali e dello stesso Ministero dell’Ambiente, da cui dipende l’autorità di bacino».
    Comunque sia, è ovvio che Malagrotta vada prorogata. Il 30 giugno, quando scadrà la proroga in vigore, non avremo impianti alternativi pronti.
    «Da parte mia non è più prorogabile. A questo punto rientra nelle prerogative del commissario di Governo. Ma mi sembra evidente che non si possa andare oltre il 31 dicembre».
    In molti ritengono che Monti dell’Ortaccio sia l’area con meno vincoli e con tempi più rapidi.
    «Escludo che si possa realizzare una discarica proprio nell’area che per decenni ha pagato di più in termini ambientali, e non solo per la presenza della discarica di Malagrotta».

    ………….   (di MAURO EVANGELISTI)

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