Il Messaggero Cronaca di Roma Presi i killer del benzinaio scoperti grazie al dna

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    Avevano lasciato impronte e indizi ovunque: ma ad incastrare davvero i presunti assassini del benzinaio di Cerveteri sono state le tracce del loro dna e del sangue della vittima trovati sullo scooter usato per la rapina.
    Il 9 agosto scorso, due uomini con il volto nascosto dai caschi piombano nell’ufficio di Mario Cuomo, 62 anni, che gestisce un distributore di benzina «Total» a Cerenova, è l’ora della pausa pranzo, Cuomo è dentro con il figlio Alessandro e il fratello Giancarlo, che quel giorno festeggia il compleanno. I banditi sono armati, un rapinatore impugna una semiautomatica calibro 9, vogliono i soldi dell’incasso, le vittime reagiscono, il rapinatore spara, uccide Mario e ferisce il fratello (Giancarlo da un anno vive su una sedia a rotelle) scappano con un bottino di poche migliaia di euro. Il circuito di videosorveglianza riprende l’arrivo e la fuga dei banditi, a bordo di un motorino della Kymco modello Agility 150, i due indossano i caschi.
    Partono da queste poche immagini, le indagini dei carabinieri di Civitavecchia e di Ostia guidati dal colonnello Giovanni Adamo e dal maggiore Ciro Niglio.  … … di PAOLA VUOLO

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