Il Messaggero Cronaca di Roma | Rabbia e slalom tra i marciapiedi invasi dai bisogni

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    Rassegna Stampa – Cronaca e Notizie di Roma

    Si dice che calpestarla porti fortuna. Ma anche i più scaramantici, se possono si tengono alla larga. A Roma non è così difficile imbattersi quotidianamente nella pupù di Fido o deiezione canina per usare il termine burocratico. Queste compongono, infatti, una singolare variabile nell’arredo urbano della Capitale. Un po’ per la negligenza di chi possiede un amico a quattro zampe, un po’ per un servizio poco costante di pulizia del suolo pubblico, fatto sta che le cacche, soprattutto in alcuni quartieri, sono le vere protagoniste di marciapiedi, aiuole e parchi. LE ZONE A detta del Codacons la soluzione a questo problema è difficile, se non impossibile, da trovare. Circa il 40% delle famiglie romane possiede un cane e non tutte si chinano a terra, con la mano avvolta nel sacchetto di plastica, a raccogliere quello che lasciano i propri animali. E non è una questione di centro o periferia. Certo, piazza del Popolo è pulita, ma basta fare due passi, come a via di Gesù e Maria o avvicinarsi a Trinità dei Monti, magari tagliando per via di San Sebastianello, per rendersi conto di come il problema delle pupù di Fido non interessa solo zone lontane dal centro. La black-list delle strade più interessate dal fenomeno non salva neanche uno dei venti municipi di Roma. Da via di San Valentino, a via di Villa Massimo, da via Conca d’oro a via Sandri, da piazza Sempione a largo Cocconi, da piazza Sauli a viale Marconi e via Caselli, da viale Trastevere a piazza Gradi, non c’è strada di Roma che non si possa citare. 40 Per cento delle famiglie romane possiede un amico a quattro zampe. .. (Camilla Mozzetti)

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