Il Messaggero – Cronaca di Roma Rifiuti, nuovi esami per Pian dell’Olmo

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    Primo vertice fra i tecnici lungo il percorso indicato dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, per affrontare l’emergenza rifiuti a Roma. La linea di Clini è quella di tracciare una soluzione a lungo termine nel Piano per Roma che dovrà essere siglato entro il 30 aprile. E dunque la scelta su dove realizzare la discarica provvisoria dovrà avvenire in parallelo alle decisioni sugli impianti di trattamento e sulla differenziata. Non solo: al termine il ministro Clini vuole avere chiara anche l’area per la discarica definitiva, che comunque avrà un’estensione molto limitata – sarà un impianto di servizio – se davvero il ciclo virtuoso di gestione dei rifiuti andrà a regime.
    I siti. Da una parte c’è la linea del prefetto Giuseppe Pecoraro (Commissario per l’emergenza rifiuti) che anche ieri è stata ribadita dal capo di gabinetto Clara Vaccaro: i vincoli su Corcolle e Quadro Alto (Riano) possono essere superati e comunque quelle due aree sono le uniche opzioni praticabili per evitare che al termine della scontata proroga di Malagrotta (fino al 31 dicembre) Roma si trovi in emergenza. Dall’altra sta prendendo invece forza la tesi sostenuta dalla Provincia, vale a dire l’utilizzo della cave di Pian dell’Olmo, a ridosso di Riano ma nel territorio del XX Municipio. I vincoli dell’Autorità di bacino, che esistono anche su Quadro Alto e Corcolle (ma in questo caso c’è anche il no del Mibac) sarebbero superabili con opere di impermeabilizzazione. Per questo la soluzione Pian dell’Olmo resta sul tappeto. E’ stato chiesto un approfondimento anche all’Arpa. Il ministero dell’Ambiente, però, ha anche ricordato che si sta continuando a lavorare, in collaborazione con il ministero della Difesa, nel censimento e nell’esame delle aree militari: di fatto quelle prese in considerazione sono quattro, Allumiere, Castel Madama, Torre Astura e una quarta sulla Tiberina. Si tratta di poligoni militari. Allumiere risulterebbe essere la zona con meno problemi, in linea teorica utilizzabile anche per una piccola discarica di servizio definitiva. Su queste ipotesi comunque c’è stato il no della Provincia.
    La differenziata. Gli investimenti per l’incremento della differenziata, che a Roma è ancora su percentuali troppo basse (attorno al 25 per cento) potrebbero non essere sufficienti se parallelamente non si realizzano anche gli impianti. Inoltre, le aziende del settore (rappresentate alle riunione) hanno fatto notare che permane il problema delle tariffe applicate nonché il nodo crediti che vantano nei confronti degli enti locali (circa 300 milioni di euro).
    L’osservatorio su Malagrotta. Ieri la Regione ha annunciato che sosterrà l’Osservatorio sul monitoraggio ambientale dell’area di Valle Galeria avviato dalla Provincia di Roma nel 2007……………. (di MAURO EVANGELISTI)

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