Il Messaggero – Cronaca di Roma Taxi, protesta all’assessorato: adeguare le tariffe o sarà il caos

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    I tassisti si sono dati appuntamento ieri davanti al dipartimento della Mobilità, in via Capitan Bavastro, per chiedere lo sblocco delle nuove tariffe, ancora ferme all’esame della commissione tecnica incaricata dal Comune di quantificare gli aumenti. «Vogliamo fatti non altre inutili parole, la questione non si può più rimandare», sottolineano Unica Taxi Cgil e Area Taxi, secondo cui «Aurigemma scappa e non vuole affrontare i tassisti perché sa di essere in torto. La realtà è che l’assessore non sa più cos’altro raccontare a migliaia di lavoratori ridotti alla fame». Secondo i sindacati, inoltre, «manca il controllo sulle strade del Comune di Roma, a tal punto che alcuni dirigenti dell’assessorato davanti ai tassisti sbigottiti salgono su un Ncc abusivo per andare all’aeroporto».
    La richiesta è anche quella di ottenere prezzi agevolati sull’acquisto del carburante «e sgravi sull’Iva». Loreno Bittarelli, presidente nazionale Uritaxi, che si è fatto mediatore tra la categoria e il Comune, spiega: «La crisi economica e il continuo aumento dei costi di gestione della nostra attività, uniti ai ritardi da parte delle varie amministrazioni comunali ad adeguare le tariffe, stanno riducendo i tassisti alla fame – sottolinea Bittarelli – Nel corso della trattativa col Governo sulle liberalizzazioni, la nostra categoria ha concesso molto di più di quanto poteva, in seguito all’impegno da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri ad aprire un tavolo per verificare la possibilità di ridurre i costi di gestione della nostra attività». In particolare? «Avevamo chiesto – aggiunge Bittarelli – di poter acquistare il carburante per uso professionale a prezzi agevolati e lo sgravio dell’Iva sull’acquisto dei beni strumentali, ma a distanza di alcuni mesi non è ancora successo nulla. Intanto il costo della benzina ha superato i due euro al litro e pare crescerà ancora. Il risultato è che non ci sono più le condizioni economiche per andare avanti, soprattutto in quelle città dove le tariffe sono ferme da anni». …..

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