Il Messaggero Cronaca di Roma «Timbrano il cartellino poi vanno a vendere auto»

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    Peculato, truffa e falso. Con queste accuse sono stati denunciati due funzionari dell’Acea. Secondo la polizia municipale, che ha condotto l’inchiesta, vendevano automobili durante l’orario di lavoro. Sotto osservazione anche alcuni rimborsi spese sospetti. Dopo avere timbrato il cartellino, invece di restare in ufficio, se ne andavano nell’autosalone di proprietà di uno dei due. Ad Acea smentiscono che si tratti di due dirigenti, parlano genericamente di «due quadri impiegati nel settore della sicurezza». Ha commentato il sindaco Gianni Alemanno: «Complimenti ai gruppi speciali della Polizia di Roma Capitale per l’indagine che ha permesso di scoprire l’infedeltà di due funzionari (non alti dirigenti) dell’Acea. Abbiamo chiesto al vicecomandante Antonio Di Maggio un’informativa su quest’inchiesta in modo da consentire ai vertici Acea di sospendere immediatamente questi due funzionari e di avviare un procedimento disciplinare finalizzato, se i fatti saranno confermati, al licenziamento. Inutile aggiungere che le due persone sono da me completamente sconosciute e che quest’amministrazione nulla sa del modo con cui sono state assunte». L’amministratore delegato di Acea, Marco Staderini, ha spiegato: «Assicuro la più ampia collaborazione, mia e della società, nella verifica di eventuali comportamenti infedeli da parte di dipendenti».

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