Il Messaggero Cronaca di Roma Braccio di ferro con i macchinisti il sindaco chiede la precettazione

Sarà un’altra giornata campale, per la metro B e B1, dopo il caos di ieri, anche per oggi l’Atac prevede tempi di attesa molto lunghi, che l’amministratore delegato Carlo Tosti valuta in 15 minuti di media sulla tratta Bologna-Conca d’oro e 6-7 sul resto della linea. E sarebbe già un passo in avanti, rispetto a ieri: nel giorno dell’avvio del nuovo piano bus, tarato proprio sull’offerta di trasporto della nuova linea B1, le attese hanno superato i 40 minuti sulle banchine delle tre nuove stazioni, per arrivare a 20 alla stazione Termini. Una situazione da treno regionale, più che da moderna metropolitana cittadina.
Gianni Alemanno, furioso per i disagi causati, invoca l’intervento del prefetto, per fermare «uno sciopero bianco che ritarda i servizi». Ieri il sindaco ha scritto a Giuseppe Pecoraro, per chiedergli di «riportare alla normalità il servizio», individuando comportamenti contro la legge, da parte dei macchinisti, «tali da determinare un’azione di precettazione». E il prefetto ha risposto convocando per questa mattina, alle 10,30, un incontro con i vertici dell’azienda e i rappresentanti sindacali. Il vertice seguirà di poco la riunione prevista, in via Prenestina, tra l’Atac e i sindacati di base Orsa e Usb, tra i più intransigenti nelle trattative aziendali.
In realtà non c’è uno sciopero ufficialmente proclamato: «I macchinisti rifiutano di fare i turni a straordinario, previsti dall’accordo aziendale del 2006 – spiega Tosti – e trovano tutti i pretesti possibili per non utilizzare i treni a disposizione». E i romani restano ad aspettare sulle banchine. «L’amministrazione non può subire ricatti di questo tipo – sbotta Alemanno – Siamo pronti al confronto, ma una minoranza di macchinisti non può bloccare la città e danneggiare i romani». Se il prefetto deciderà per la precettazione, sottolinea il sindaco, «chi continuerà in questo atteggiamento rischierà sanzioni penali». … … … (Fabio Rossi)