Il Messaggero Cronaca di Roma Polverini lancia Città Nuove: io anti-Grillo del centrodestra

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    «In un mondo che non ci vuole più». Finisce così, con le note de Il mio canto libero di Battisti, la prima assemblea nazionale di Città Nuove che ha raccolto un migliaio di persone al Pala Atlantico, all’Eur. E quella prima frase sembra perfetta anche per la grinta (i nemici usano altri sostantivi) di Renata Polverini. In Regione ha fatto sapere alla sua maggioranza che se continuerà l’azione di chi rema contro, lei si dimetterà e di conseguenza «andranno tutti a casa». Ieri, circondata dal popolo di Città Nuove era rinfrancata dopo l’intervista al Messaggero (una sorta di sfogo-confessione): «Come posso dimettermi con tanta gente che ci sostiene?». Ha aggiunto: «Non mi sento isolata. Ma sento di avere molti fronti opposti rispetto alla mia azione di governo».
    Intanto, però, tesse la tela per costruire qualcosa che vada oltre ai traballanti equilibri del Pdl e del centro destra, in una fase in cui todo cambia. Ha spiegato sul palco, vestita di rosso («se mi va mi vesto di questo colore»,) con i video che scorrevano alle sue spalle, i contorni di Città Nuove. Avvertenza: non chiamatela la Grillo della destra perché lei hai in mente un’altra cosa, non pensa alla politica su internet e sui social network: «Voglio fare la politica che stringe le mani, che guarda negli occhi le persone». Ancora contro Grillo: «I partiti devono reagire a questa deriva di qualunquismo, stiamo rischiando di offrire il consenso a contenitori vuoti e a persone incapaci di rappresentare gli elettori. Io sono qui perché credo in questi valori e ideali». Polverini ha rilanciato il progetto del polo dei Moderati del centro destra. E ha confermato che partirà una raccolta di firme per la riforma elettorale che riproponga il sistema delle preferenze. Polverini è andata controcorrente, affermando di non essere favorevole alla riduzione del numero dei parlamentari. … … di MAURO EVANGELISTI

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