Il Messaggero – Edizione Metropolitana. Palestrina, poco personale e l’ospedale è al collasso

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    La Asl RmG non applica il decreto 80 della Polverini e la sanità pubblica sui territori preoccupa sempre più amministratori e operatori. In particolare la situazione è al collasso all’ospedale di Palestrina dove, nonostante l’apertura della nuova ala garantisca infrastrutture e standard alberghieri di eccellenza, le carenze di personale (mancano medici e infermieri in tutti i reparti) e alcune scelte aziendali mettono a rischio il livello delle prestazioni. Carenze che, secondo il direttore generale Nazareno Brizioli, dovevano essere colmate dirottando negli ospedali le figure svincolate dall’applicazione del decreto 80 del 2010 che, per la RmG, prevedeva la definitiva riconversione degli ospedali di Palombara, Monterotondo, Subiaco e Zagarolo, lasciando a Tivoli, Palestrina e Colleferro il compito di interpretare le esigenze ospedaliere.
    In particolare, nel piano di riordino regionale, era stato riconosciuto al reparto di ostetricia e ginecologia di Palestrina un livello di assoluta eccellenza, sia in termini numerici (con quasi 700 parti l’anno) che di qualità, e si decretava la chiusura dell’ostetricia di Colleferro (al di sotto dei 400 parti) per concentrare le nascite al Coniugi Bernardini. Colleferro, dal canto suo, avrebbe avuto 16 nuovi posti di psichiatria e 14 in più di cardiologia, con 6 letti di unità coronarica e 14 (dieci in più) di terapia intensiva, per complessivi 173 posti letto e 19 day hospital. Palestrina, invece, oltre a mantenere i 21 di ostetricia e ginecologia (trasferiti nella nuova ala), doveva avere 9 posti in più per medicina e 4 in meno di pediatria per un saldo finale di 101 posti (più 14 di day hospital)……. (di MASSIMO SBARDELLA)

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